Non sai dove dove vendere i vestiti che non metti più o come riciclarli? In questo articolo ti daremo alcuni consigli su come dare una seconda vita agli abiti che hai confinato nel buco nero del tuo armadio perché non ti soddisfano più, non sono della taglia giusta o perché, dopo aver fatto una seduta di armocromia hai capito che non ti donano.

Lo sapevi che l’Italia è uno dei Paesi con il più elevato consumo tessile in Europa? (Puoi leggere lo studio qui). Negli ultimi 10 anni l’acquisto di vestiti è cresciuto del 40% e – pensa un po’ – il 30% dei nostri acquisti resta relegato nei cassetti o appeso nell’armadio. Un vero spreco, non credi?

Liberarsi dei vestiti che non mettiamo più, non è sempre così facile. Pensiamo sempre che arriverà la stagione in cui un capo tornerà di moda, o che troveremo il coraggio di indossare quell’abito così audace, quella fantasia così particolare, quello smanicato 2 taglie più piccole che “non si sa mai decida di iniziare la dieta”. Insomma ritrovarsi con un armadio succursale del nostro negozio preferito non è poi così difficile.

Ma arriva sempre il momento in cui si decide di fare un po’ di (sano) decluttering, non solo perché è una pratica terapeutica, ma anche perché ci permette di fare spazio al nuovo (spesso in tutti i sensi). Se hai la convinzione che questo momento per te non arriverà mai, ti consigliamo di leggere “Il magico potere del riordino“: Marie Kondo, l’autrice, in questo libro bestseller consiglia addirittura di ringraziare gli abiti che non indossiamo più e poi, fatto questo, di lasciarli andare senza rimpianti. Spesso (e non solo con i vestiti…) restiamo legati ad un’emozione, un ricordo che è bene conservare nel cuore… ma non nell’armadio.

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Riciclare abiti usati

Vediamo insieme una serie di suggerimenti sulla seconda vita che puoi dare ai tuoi capi, al di fuori delle mura di casa tua.

Vendi i tuoi abiti online

Partiamo con un consiglio – penserai – molto scontato, ma estremamente attuale. La rete pullula di siti e app dedicate proprio alla vendita dei vestiti che non mettiamo più. Ti basterà capire qual è l’app che fa per te (alcune sono dedicate solo alla vendita di abiti di brand di lusso, per esempio) e seguire le indicazioni per la creazione del tuo account e l’apertura della tua vetrina virtuale di vendita. Oltre a liberare il tuo armadio, potrai anche guadagnare un discreto gruzzoletto.

Ti consigliamo di leggere le guide al alcune delle migliori app per vendere vestiti online (promettici però che non le utilizzerai per comprare altri vestiti! Ricorda che sei qui per fare spazio nel tuo armadio…):

Porta i tuoi vestiti da H&M

Se non hai mai liberato il tuo armadio per pigrizia, impegnarsi in un’attività di vendita online potrebbe non essere la soluzione migliore per te. Ecco perché ti suggeriamo un servizio che non tutti conoscono ma che noi della redazione utilizziamo spessissimo: H&M abiti usati.

Metti in un sacchetto tutti gli abiti che non usi più (se sono tanti dividili in più sacchetti) e portalo in un negozio della catena H&M: dalle casse noterai un punto di ritiro con la scritta “Garment Recycling“. Comunica in cassa che hai un sacchetto di vestiti da riciclare, lo staff H&M di indicherà di riporre il sacchetto dentro al cestino (gli abiti non vanno messi sfusi, ma appunto dentro il sacchetto) e di daranno un buono di 5€ (valido 6 mesi) da spendere suo tuo prossimo acquisto (su una spesa minima di 40€).

Non c’è un minimo di vestiti da portare e possono essere di qualsiasi marca. Se non vesti H&M e non ti interessa fare acquisti futuri di quel brand, puoi sempre regalare il buono ad un’amica/o o semplicemente essere soddisfatta/o per aver portato vestiti che verranno correttamente riciclati. H&M è infatti un brand molto attento alla moda sostenibile.

Organizza uno swap party o partecipa ad uno

La pratica dello swapping (da “to swap”, barattare, scambiare) è nata a Manhattan, cuore pulsante dello shopping! Le shopping addicted alla Becky Bloomwood di “I Love Shopping” d’Oltre Oceano si sono inventate un modo per aggiornare il proprio armadio a costo zero: scambiandosi i vestiti o meglio, comprandone di “nuovi” barattando i propri.

Vero che in questo caso c’è il rischio di selezionare 10 capi da barattare e tornare con altrettanti, ma si può anche decidere di partecipare ad uno swap party senza necessariamente “pescare dal mucchio”. In ogni caso tutto quello che ti serve è un luogo dove organizzarlo, amiche da invitare e vestiti da scambiare (su questo punto non dovresti avere problemi…).

Dona i tuoi abiti usati

Avrai sicuramente notato che per le strade ci sono dei cassonetti di colore giallo, impossibile confondersi in quando riportano chiare scritte sul fatto che sono appositamente per indumenti e scarpe usate. Ciò che metti al loro interno viene ritirato da cooperative sociali, come ad esempio la Caritas. Sul sito dell’AMSA puoi saperne di più (c’è anche il ritiro gratuito a domicilio se hai tanti capi da donare).

Per spiegarti in breve di cosa si tratta, sappi che nei cassonetti devi riporre abiti puliti e in buono stato: solo così potranno essere veramente utili a chi è meno fortunato. Vanno bene anche le scarpe. L’importante è che il tutto sia ben chiuso in sacchetti.

Dopo il ritiro, tutti i vestiti e le scarpe raccolte vengono trasferiti nei centri di smistamento e a quel punto entrano in gioco le associazioni che controllano e selezionano i capi. Verranno tutti utilizzati da persone in situazione di disagio e svantaggio sociale? No, anche se la percentuale maggiore viene destinata a loro. Una parte (soprattutto gli abiti inutilizzabili) vengono riciclati, il 3% va a smaltimento.

Porta i vestiti nei mercatini dell’usato

Una soluzione che ti permette di non doverti preoccupare della fase di vendita di un capo, è quella di portare i vestiti che non metti più in un mercatino dell’usato. Ti basterà fare una ricerca su Google – esempio digitando “mercatini usato Milano” – per stilare una lista dei luoghi più vicini a casa tua. Se hanno dei siti internet consultali per leggere le eventuali regole o chiama per non fare un viaggio a vuoto.

Nella maggior parte dei casi, si portano gli abiti al mercatino e chi lo gestisce mette in vendita solo quelli con un “potenziale”. Ti basterà tornare in un secondo tempo per sapere se qualcuno dei tuoi capi è stato venduto: in questo caso una parte andrà a te, una percentuale della vendita al gestore del mercatino.

Ovviamente le modalità possono cambiare da negozio a negozio, sarai tu a scegliere quello che ti ispira più fiducia o che trovi possa essere strategicamente più in linea con i capi che hai portato.