Il Cashback di Stato, al via il 1° gennaio 2021, consente a chi sceglie di aderire all’iniziativa, di ottenere un massimo di 300 euro di rimborso all’anno. Scopri quanto ti viene restituito per ciascuna transazione. La guida completa sul sito www.cashlessitalia.it.

Il Cashback in Italia – dopo la fase sperimentale partita l’8 dicembre 2020 e denominata Extra Cashback di Natale – è ufficialmente partito il 1° gennaio 2021. L’avvio di dicembre 2020 una sorta di test di quello che sarà poi il cashback che ci accompagnerà dal 2021.

Se vuoi ottenere il massimo del rimborso possibile – ossia 300 euro all’anno – sappi che dovrai effettuare minimo n°100 transazioni in 12 mesi, di cui obbligatoriamente n°50 i primi 6 mesi dell’anno, e le successive n°50 nel corso dell’ultimo semestre.

Sappi però che la spesa valida per il rimborso viene conteggiata solo fino a 150 euro, sotto questa cifra otterrai sempre il 10% di rimborso.

Cashback: come avere 300 euro di rimborso

Hai aderito al Cashback di Stato [scopri come funziona] e vorresti ricevere il rimborso massimo pari a 300 euro sul tuo conto corrente? Ecco cosa devi tenere bene a mente:

  • Il Cashback di Stato (o ordinario) è partito il 1° gennaio 2021 e terminerà il 31 dicembre 2021 (questo per quanto riguarda il 2021, poi ci sarà un ulteriore semestre dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2022);
  • Non c’è un importo minimo di spesa ma sappi che puoi maturare un massimo di 15 euro a transazione (quindi se fai un acquisto di 200 euro otterrai comunque sempre 15 euro di rimborso);
  • Il rimborso massimo per singola transazione è di 15 euro;
  • Dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021 se effettui un minimo di 50 pagamenti ricevi il 10% dell’importo speso, fino ad un massimo di 150 euro di rimborso complessivo.
  • Dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021 se effettui un minimo di 50 pagamenti ricevi il 10% dell’importo speso, fino ad un massimo di 150 euro di rimborso complessivo.

In definitiva se a fine 2021 desideri aver maturato 300 euro di rimborso, sappi che nei primi 6 mesi dell’anno devi fare minimo n°50 transazioni e nei successivi 6 mesi, altre 50. In totale, al 31 dicembre, devi aver fatto quindi n°100 transazioni.

Quanto devi spendere per avere 300 euro in un anno

Se vuoi ottenere il massimo del rimborso, nei primi 6 mesi (da gennaio a giugno) devi spendere almeno 1.500 euro in modo tale da maturare 150 euro di rimborso. Lo stesso è valido per i successivi 6 mesi (da luglio a dicembre). In totale – 150 euro 1° semestre e 150 euro 2° semestre – avrai un cashback di 300 euro.

Occhio al totale delle spese: se a fine anno avrai speso 6mila euro, otterrai comunque un rimborso complessivo di 300 euro.

Quante transazioni devi fare per ottenere il rimborso massimo

  • Dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021 devi fare MINIMO n°50 transazioni;
  • Dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021 devi fare MINIMO n°50 transazioni.

Se vuoi ottenere 300 euro di rimborso per le spese sostenute nel 2021, sappi che devi fare un totale di n°100 transazioni all’anno, suddivise in n°50 da gennaio a giugno e le restanti n°50 per il successivo semestre.

Quanto ti viene rimborsato per ogni transazione

Sappi che la spesa valida per il rimborso viene conteggiata solo fino a 150 euro, questo significa che indipendentemente dalla spesa sostenuta, puoi ottenere un massimo di 15 euro per ogni transazione.

15 euro è quindi il rimborso massimo spettante per ciascuna transazione.

È quindi meglio suddividere una spesa di – esempio – 400 euro in due scontrini, così da ottenere 15 euro di cashback per ogni operazione.

Cashback: cosa puoi acquistare

Per prima cosa sappi che sono esclusi dal cashback gli acquisti online, quindi se fai – per esempio – compere su Amazon pur utilizzando una carta associata al cashback, non riceverai il rimborso.

La cosa più immediata è dirti quindi quali pagamenti SONO ESCLUSI (ne consegue che quelli NON in elenco concorrono al cashback):

  • tutti i pagamenti effettuati online;
  • tutti i pagamenti effettuati per acquisti nell’ambito di qualsiasi attività d’impresa, arte o professione;
  • tutti i pagamenti effettuati per acquisti presso esercenti che ricevono pagamenti con sistemi non  convenzionati con la società PagoPA S.p.A.
  • tutti i pagamenti per acquisti effettuati fuori dal territorio nazionale, ivi inclusi la Repubblica di San Marino e lo Stato della Città del Vaticano;
  • le operazioni eseguite presso gli sportelli ATM (es. prelievi, ricariche telefoniche, etc.);
  • i bonifici effettuati tramite SDD (Sepa Direct Debit), cioè gli addebiti diretti su conto corrente;
  • le operazioni relative a pagamenti ricorrenti, con addebito su carta o su conto corrente;
  • ogni altra operazione che non risulti compresa ai sensi del Decreto 24 novembre 2020, n.156 emesso dal Ministro dell’Economia e delle Finanze.