Se ti stai chiedendo come avere un contratto di lavoro facendo il rider, sappi che da marzo 2021 Just Eat inizierà ad assumere in Italia i primi fattorini che effettuano le consegne di cibo a domicilio. Si parte dalla Lombardia per poi raggiungere altre 22 città.

Just Eat, con il cosiddetto “modello Scoober” – che prevede l’inquadramento dei rider come lavoratori dipendenti e già presente in 12 Paesi – inizierà ad assumere anche in Italia, permettendo ai rider di poter beneficiare dei vantaggi e delle tutele tipiche dei lavoratori dipendenti.

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Just Eat: contratto di lavoro per i rider

Presente in Italia dal 2011, Just Eat è una delle app leader nel food-delivery, ossia nella consegna di cibo a domicilio. Accessibile da app per iOS e Android, e tramite il sito www.justeat.it, Just Eat permette di ordinare cibo da diverse cucine (italiana, americana, cinese, giapponese, e così via…) e ricevere l’ordine direttamente a casa o sul posto di lavoro.

Le persone incaricate alla consegna si chiamano rider e generalmente si spostano o in bicicletta oppure in scooter.

Le proteste dei rider
Il 16 settembre 2020 AssoDelivery – associazione che rappresenta le principali aziende del settore – aveva firmato un accordo con il sindacato UGL (Unione Generale del Lavoro) nel quale si inquadravano i rider come lavoratori autonomi e non come lavoratori subordinati, non garantendo quindi le adeguate tutele, come ferie e malattia. Questo aveva scatenato le proteste dei rider, andate avanti per mesi in diverse città d’Italia.

Questa generale situazione di mal contento, ha spinto Just Eat ad applicare anche in Italia i contratti di lavoro subordinato con il modello Scoober, che prevede l’inquadramento dei rider come lavoratori dipendenti. Si partirà a marzo 2021 dalla Lombardia, per poi proseguire in altre 22 città italiane nel corso dell’anno.

Just Eat spiega perché di questa scelta
«Una scelta che consentirà loro di avere tutti i vantaggi e le tutele tipiche dei lavoratori dipendenti, e condizioni di assunzione eque tra cui: un compenso orario, ferie, malattia, maternità/paternità, indennità per lavoro notturno, e festivi, coperture assicurative, dispositivi di sicurezza gratuiti in dotazione, formazione obbligatoria e tutele previdenziali».

Sul modello Scoober
«Attualmente è in corso un confronto con le organizzazioni sindacali in merito all’individuazione di una disciplina collettiva che possa, con gli opportuni adattamenti e in aggiunta alle regole legali, regolare questa forma di lavoro».

Da marzo 2021 Just Eat avvierà il modello partendo da contratti in base alle ore di lavoro:

  • full time (40 ore settimanali)
  • part-time (variabile in base alla città e ai volumi di ordini previsti)
  • a chiamata

Il compenso orario è di circa 9 euro, a cui si sommerà un bonus legato al numero di consegne. L’importo è soggetto a variazioni future.

Previste inoltre indennità per l’utilizzo del proprio mezzo per le consegne, per lavoro notturno, festività e lavoro straordinario. Il contratto prevede anche ferie, malattia, maternità/paternità, dotazioni di sicurezza gratuite fornite da Just Eat, che offrirà anche corsi su sicurezza strada, salute e sicurezza per il trasporto di alimenti.

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