Lo scettro dell’app più chiacchierata nei primi mesi del 2021 va sicuramente a Clubhouse, il social network basato sulla voce, nato nel 2020 dalla Alpha Exploration Co. e creato da Paul Davison e Rohan Seth.

Ad incuriosire è sicuramente l’aspetto di esclusività: per entrare è necessario ricevere un invito da parte di un utente già membro. Inoltre a farne parte sono volti noti come Elon Musk, Oprah Winfrey, Marc Andreessen, Chris Rock, Drake, giusto per citarne alcuni. Non da meno il fatto che si tratti di un social basato esclusivamente sulla voce: non ci sono foto, testi e video, se non quelli inseriti da ogni utente nel proprio profilo. Se si vuole utilizzarlo o si parla o si ascolta o si fanno entrambe le cose.

Una novità che va di pari passi con la tendenza dell’anno: quella di valorizzare la voce, si veda anche il crescente successo dei podcast.

10 curiosità su Clubhouse

Entriamo più nel vivo di Clubhouse per condividere con te alcune curiosità che forse non conosci sull’app del momento!

#1 – sarà presto disponibile anche per Android

Dal suo lancio ad oggi, Clubhouse è disponibile solo per iPhone. Nel blog ufficiale, gli sviluppatori hanno fatto sapere che sono al lavoro per la versione Android il cui rilascio però non è stato ancora reso noto.

#2 – entrare nell’app non è poi così difficile

Nella nostra guida “come invitare un amico su Clubhouse” abbiamo spiegato due metodi per invitare i propri contatti sia avendo a disposizione gli inviti (quando entri su Clubhouse ti vengono regalati n°2 inviti), sia senza inviti disponibili. Alla fine capirai che non è così difficile coinvolgere nuove persone all’interno del social!

#3 – se inviti qualcuno gli altri lo sanno

Quando inviti qualche tuo contatto (sia inviando un invito, sia “sbloccandolo” dalla lista d’attesa) il tuo nome apparirà all’interno del suo profilo con la scritta “Nominated by *tuo nome*” insieme alla data di iscrizione all’app.

#4 – non puoi inviare messaggi di testo

Se ti stai chiedendo se tra follower ci si può inviare in privato messaggi di testo, sappi che non è in alcun modo possibile comunicare con gli altri utenti attraverso messaggi. L’unico modo per mettersi in contatto con gli altri membri (anche attraverso chat private) è la voce.

#5 – non è possibile registrare audio

…in nessun modo, ossia: se pensi di poter registrare le conversazioni che avvengono all’interno delle stanze, sappi che non è possibile farlo (e nemmeno legale). Gli audio su Clubhouse non funzionano come quelli su WhatsApp per intenderci: quello che dici e quello che dicono gli altri, avviene tutto in tempo reale.

#6 – a febbraio 2021 c’è stato il boom di download

Secondo App Annie, Clubhouse ha superato gli 8 milioni di download sull’App Store di iOS, nonché l’unica piattaforma dove l’app è al momento disponibile. Sempre secondo App Annie il 1° febbraio i download dell’applicazione erano stati 3,5 milioni: considerando il lasso di tempo, il risultato è straordinario!

#7 – spopolano le app fake

L’eco mediatico generato da Clubhouse ha fatto drizzare le orecchie ai furbetti del web: si registrano infatti milioni di download che in comune con Clubhouse hanno solo il nome. Soprattutto su Play Store è stata scaricata oltre 1 milione di volte tale app “Clubhouse”, assolutamente fake visto e considerato che quella ufficiale è disponibile solo per iOS.

#8 – Facebook sta studiando una sua versione

Mark Zuckerberg – dopo aver toccato con mano la forza di Clubhouse (è iscritto all’app) – pare sia al lavoro con il suo Team per sviluppare una chat vocale all’interno di Facebook.

#9 – su Clubhouse c’è la funzione anti-troll

Su Clubhouse puoi parlare solo se ti viene data la parola (alzando virtualmente la mano all’interno di una stanza) pertanto non è così facile disturbare le conversazioni in corso. Ma visto che è stato riscontrato un alto numero di persone che chiedevano di intervenire solo per “dar fastidio”, gli sviluppatori hanno introdotto la funzione anti-troll che ti invitiamo a scoprire qui.

#10 – dibattito sulla privacy

Secondo il Garante Privacy e Federconsumatori, la gestione della privacy e l’utilizzo dei dati degli utenti (in primis la rubrica dei contatti) non sono conformi al regolamento europeo GDPR. Si attendono sviluppi in merito.