Il DDL Zan verrà discusso in Senato a maggio 2021. Ma perché è rimasto bloccato per così tanto tempo?

Dopo il via libera della Camera del 4 novembre 2020 alla Camera – con 265 voti favorevoli, 193 contrari e 1 astenuto – il Disegno di Legge contro l’omotransfobia – quello di cui ha parlato anche Fedez [video] sui canali RAI dal palco del concerto del 1° maggio – è rimasto fermo a Palazzo Madama per diversi motivi. Vediamone alcuni insieme.

Perché il DDL Zan non è stato ancora approvato

Ecco alcuni motivi che hanno rallentato la discussione in Senato del Disegno di Legge Zan:

La maggioranza è cambiata

Con la caduta del Governo Conte 2 a febbraio 2021, la maggioranza è cambiata ed è ora composta da Lega e Forza Italia. Questo ha di fatto rallentato la discussione in Senato e c’è il rischio che, appena avverrà, verranno richieste modifiche al testo del DDL con la conseguente necessità di un nuovo passaggio alla Camera, allungandone così l’iter e la sua eventuale conversione in legge.

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Ci sono diatribe sul testo

Ci sono diversi massaggi del testo del DDL Zan che non mettono d’accordo le parti, uno dei tanti è legato al termine “identità di genere” quando si parla di estendere “il reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa” anche per “motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere o sulla disabilità“.

L’introduzione dell’identità di genere, secondo leghisti, ultra cattolici e femministe trans-escludenti, penalizzerebbe le donne.

C’è chi sostiene che limiti la libertà d’espressione

Chi si oppone al DDL dichiara che limita la libertà d’espressione. Ma proprio per far fronte a questa “contestazione”, la Camera ha aggiunto una clausola:

«Sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti».

Non è prioritario

Ci sarebbero atti, riforme, leggi che hanno avuto la precedenza in quanto ritenute più “importanti”.

Con la calendarizzazione del DDL Zan ci auguriamo fortemente che la situazione si sblocchi quanto prima!