Se ti stai chiedendo cosa significa coprifuoco, sappi che è un termine utilizzato per indicare un divieto, circoscritto ad un orario serale/notturno, di circolazione da parte della popolazione. Coprifuoco in inglese si dice curfew.

Nel gergo giovanile il coprifuoco è quello imposto dai genitori/tutori per indicare l’orario di rientro a casa.

Significato di coprifuoco: origine

Il termine coprifuoco ha origine nell’antica usanza per cui, ad una determinata ora della sera, per prevenire gli incendi, bisognava coprire il fuoco con le ceneri per spegnerlo, così come era richiesto lo spegnimento di lumi e lanterne nelle ore notturne.

La pratica era adottata nel Medioevo per ridurre i rischi di incendi accidentali che, durante la notte, avevano maggiore probabilità di propagarsi.

Coprifuoco oggi

Oggi il coprifuoco è inteso come misura adottata dalle autorità per la protezione di determinate zone, città, Paesi nei casi in cui la popolazione civili è a rischio per guerre, problemi di ordine pubblico, pandemie.

Il coprifuoco viene utilizzato quando non ci sono altri modi per garantire la protezione. Al termine dello stesso la situazione torna alla normalità. I trasgressori – coloro che non rispettano il coprifuoco – incorrono in sanzioni.

Coprifuoco Covid-19

Avrai sicuramente sentito parlare di coprifuoco in TV o letto il termine sui giornali e internet, in quanto è una misura attualmente utilizzata dai governi per arginare la diffusione dei contagi da Covid-19. Il primo coprifuoco è stato quello della Francia.

Se vuoi approfondire l’argomento relativo a come il resto d’Europa sta affrontando l’emergenza Coronavirus, sappi che abbiamo scritto una articolo dedicato: Pericolo nuovo lockdown e coprifuoco.

In Italia il primo coprifuoco – se così possiamo definirlo – ha riguardato il settore della ristorazione secondo le nuove normative introdotte nel testo nuovo Dpcm 18 ottobre 2020. Con il Dpcm del 3 novembre 2020 è stato stabilito un coprifuoco nazionale dalle ore 22:00 alle ore 5:00.