Se ti stai chiedendo cosa significa abilismo, sappi che è un termine utilizzato per identificare le discriminazioni fatte nei confronti di persone con disabilità sia fisiche che mentali.

In questo periodo si sente molto parlare di abilismo, così come di omotransfobia e misoginia, in relazione al disegno di legge Zan (il cosiddetto DDL Zan).

Abilismo significato

Si fa abilismo quando si discriminano persone diversamente abili. È spesso un atteggiamento che abbiamo anche in maniera “inconsapevole”: ogni volta che pensiamo che tutti siano dotati di un corpo abile, siamo colpevoli di abilismo. Quando parcheggiamo in posti riservati ai disabili, quando progettiamo strutture non facilmente raggiungibili da persone in carrozzina: ogni volta che non teniamo conto della diversità (non intesa in senso negativo, ovviamente), commettiamo atti di abilismo.

Allo stesso modo quando utilizziamo espressioni come “non fare il down!“, “ma non ci senti, sei sordo?” o ancora quando “elogiamo” una persona disabile per la sua capacità di fare una vita normale nonostante la sua disabilità, facciamo abilismo.

Più semplicemente: chi esce con gli amici camminando sulle proprie gambe non è da considerarsi “più normale” rispetto ad una persona che lo fa spostandosi su una sedia a rotelle. Se alla suddetta persona sottolinei la sua condizione, la stai discriminando.

Linguaggio abilista

Nel linguaggio comune ci sono espressioni che usano la diversità e/o le malattie mentali come metafore negative, contribuendo a dare una visione distorta e stereotipata della disabilità. In automatico le persone affette da disturbi, malattie mentali, disabilità fisiche, sono etichettate come inferiori e problematiche.

Ecco alcuni esempi di espressioni che ricorrono ad un linguaggio abilista:

“L’economia è paralizzata”
“È totalmente sordo quando si tratta di prendersi le sue responsabilità”
“Il PdL in preda alla schizofrenia grida e basta”
“Sei cieco se non vedi che lei ti muore dietro”