Il premio Oscar è uno dei più prestigiosi riconoscimenti cui possono ambire attori, registi, sceneggiatori e gli addetti ai lavori del mondo cinematografico. Istituiti nel lontano 1927 (la prima cerimonia di consegna si tenne però nel 1929) in California, “mecca del cinema”, dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, vengono assegnati ogni anno nel periodo di febbraio.

Nella notte italiana tra il 9 e il 10 febbraio si terrà la cerimonia degli Oscar 2020.

Ma le domande frequenti degli appassionati di cinema sono spesso: come si riceve una nomination ai premi Oscar, chi vota e, soprattutto, come si vince il premio Oscar?

Considerato che mancano davvero poche ore alla celebrazione 2020, abbiamo pensato di fare maggiore chiarezza sul regolamento dei premi Oscar.

Come si riceve la nomination per gli Academy Awards?

I criteri di assegnazione di una nomination ai premi Oscar sono i seguenti:

  • il film deve essere di almeno 40 minuti per concorrere come lungometraggio (in caso contrario può rientrare nelle categorie dei cortometraggi);
  • il film deve essere stato distribuito nel corso dell’anno che precede l’assegnazione dei premi (tra il 1° gennaio e il 31° dicembre);
  • il film straniero deve essere prodotto al di fuori degli Stati Uniti d’America e deve avere la maggioranza dei dialoghi in una lingua diversa dall’inglese;
  • per il film straniero, l’eleggibilità è valida a patto che esso vengo proiettato all’interno della Contea di Los Angeles;
  • nel corso dell’anno solare, il film deve essere proiettato per 7 giorni consecutivi con almeno tre proiezioni a pagamento giornaliere;
  • il film deve rimanere nelle sale cinematografiche per almeno 7 giorni nella fascia serale (dopo le 18);
  • il film deve essere stampato su pellicole da 35 e 70 millimetri, mentre nel caso del digitale deve avere una risoluzione non inferiore ai 1280 x 720 pixel;
  • il film deve ricevere una normale sponsorizzazione pubblicitaria (locandine, poster, eccetera).

In tempi recenti, questi criteri sono stati a lungo oggetto di discussione. Sono state diverse le proposte di modifica per la possibile candidatura ad ottenere una nomination. Sicuramente la richiesta che non è passata inosservata è stata quella di Steven Spielberg: quest’ultimo, infatti, ha proposto criteri di ammissibilità più severi, probabilmente allo scopo di indebolire le strategie di Netflix. La variazione non è stata però accettata in quanto, a detta di molti, avrebbe colpito indirettamente anche molti film indipendenti che non avrebbero potuto permettersi una “permanenza tradizionale” in sala.

I film di Netflix candidati agli Oscar 2020

Quello che molti non sanno, e forse non si aspettano, è che a scegliere i film da candidare sono le stesse case di produzione e distribuzione, non l’Academy. Inoltre, sono sempre gli studios a decidere per quali categorie far concorrere un film. Se si soddisfano tutti i criteri necessari ad ambire alla nomination e alla vittoria finale allora potrà essere presentata una domanda di ammissione nelle varie categorie per le quali il film vuole concorrere. Viene così a crearsi una lista di film votabili dai membri dell’Academy (la cosiddetta Reminder List of Eligible Releases).

Novità regolamento degli Oscar 2020

Le novità del regolamento dei premi Oscar 2020 non sono relative ai criteri di eleggibilità di un film, ma bensì riguardano alcune categorie.
Innanzitutto, come annunciato dal presidente dell’Academy, la categoria Film stranieri si chiamerà Best Internation Feature Film. Naturalmente, si tratta soltanto di una “modifica di etichetta”, non cambiano invece le regole per la candidatura, le nomination e la votazione.
Le novità più consistenti riguarderanno, invece, le shortlist, ossia le liste ristrette di film che ambiscono ad una nomination. Per il Miglior film si passa, infatti, da 9 a 10 titoli che potranno ambire ad una nomination ed essere tra i 5 film in lizza per il premio Oscar durante la serata celebrativa. Per la categoria Miglior trucco si passa da 7 a 10 titoli con un conseguente aumento delle candidature al premio finale, che da 3 diventano 5, equiparandosi così a tutte le restanti categorie (quindi da quest’anno ogni categoria non potrà avere più di 5 nominati, tranne quella per il Miglior Film che non può avere più di dieci o meno di cinque nominati).
Un’altra novità riguarda, infine, i cortometraggi animati in live action: questi ultimi potranno essere scelti tra quelli proiettati non solo a Los Angeles ma anche a New York.

Chi vota ai premi Oscar?

Il diritto al voto per eleggere un premio Oscar spetta ai circa 6000 membri della Academy of Motion Picture Arts and Sciences.
Si dice che il voto avviene per “competenze” in quanto l’Academy è suddivisa in 15 diversi gruppi, ognuno dei quali relativo ad una specifica area di competenza. Ad esempio, a decretare il vincitore al Miglior trucco saranno i truccatori; a decretare la Migliore scenografia saranno gli scenografi e così via.

I nomi dei membri dell’Academy non sono pubblici: infatti, non è possibile visionare una lista degli iscritti, ma soltanto conoscere coloro i quali vengono invitati ufficialmente dall’organizzazione a farne parte. Per entrare a far parte dell’Academy ed ottenere il diritto a votare per gli Oscar bisogna soddisfare alcuni requisiti, tra cui quello di aver ottenuto almeno una nomination agli Academy Awards nel corso della propria carriera.

Le votazioni a scrutinio segreto per i premi Oscar sono due: la prima avviene per decretare le nomination ai premi, durante le quali ogni membro può scegliere 5 candidati dalla remainder list, specificandone l’ordine di preferenza. La seconda votazione serve a decretare i vincitori dei premi.

Come si vince il premio Oscar?

Per vincere il premio Oscar bisogna aver ottenuto una nomination alla cerimonia di premiazione finale.
L’Academy durante il mese di gennaio che precede la votazione finale rende noti i film candidati, chiedendo ai membri dell’organizzazione di procedere entro due settimane con una seconda votazione, quella che decreterà i vincitori dei premi.

Da qualche anno i membri possono decidere di votare sia attraverso il servizio postale che con un sistema elettronico di votazioni online. Il sistema di voto è supervisionato dalla PwC, la multinazionale contabile che si occupa delle rilevazioni di voto degli iscritti all’Academy da circa 80 anni.

L’annuncio dei vincitori avviene durante la cerimonia finale, dunque, nessuno – ad esclusione dei due ormai celebri membri della PwC che compilano e sigillano le buste coi nomi – conosce i vincitori degli Oscar prima di essa.