Niall Horan è stato protagonista di un esclusivo secret show a Singapore organizzato da Universal Music Asia.

Dopo essere stato in Australia e in Giappone in occasione della promozione di “Slow Hands”, il suo secondo singolo da solista uscito il 4 Maggio, Niall è volato a Singapore.

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Venerdì 7 Luglio Niall ha ospitato un concerto super esclusivo a Singapore a cui hanno partecipato soltanto 25 fortunatissime fan. L’evento si è svolto in una location segreta, dove il cantante si è esibito con i suoi due nuovi singoli, “This Town” e “Slow Hands”, con un inedito, “On The Loose”, e con una cover, “Dancing In The Moonlight”. Niall ha inoltre risposto ad alcune domande arrivate direttamente dal pubblico.

Ecco i video delle esibizioni e la traduzione del Q&A:

  1. SLOW HANDS
  2. THIS TOWN
  3. ON THE LOOSE
  4. DANCING IN THE MOONLIGHT
  5. Q&A CON IL PUBBLICO

SLOW HANDS

THIS TOWN

ON THE LOOSE

DANCING IN THE MOONLIGHT

Q&A CON IL PUBBLICO

Niall su come il viaggio in Asia abbia influenzato la sua musica:

“Mi ha fatto aprire gli occhi su molte cose. Ho avuto il tempo di pensare alle mie cose e di scrivere le canzoni. Ho avuto modo di concentrarmi. No, non è stata la musica cinese ad influenzare la mia, non capisco il cinese!”

Niall sul momento in cui ha registrato la sua canzone preferita:

“Uno dei miei momenti preferiti e che ricorderò sempre è stato quando abbiamo registrato la mia canzone preferita del mio album, la quale è davvero commovente. Nello studio c’erano le persone che lavorano lì abitualmente tutti i giorni sulla musica di altri, molte volte per loro non è importante il significato che ha un brano per la persona che lo ha scritto, devono solo fare il loro lavoro. Ma quando ho registrato questa canzone, ero seduto a suonare la chitarra e la mia band stava suonando con me e dalle cuffie ho sentito la voce del produttore dire ‘Okay, abbiamo bisogno di una pausa perché qui si stanno emozionando tutti, non possiamo lavorare così’. Quindi siamo usciti tutti dallo studio e nessuno ha detto una parola durante i 20 minuti successivi. Eravamo tutti troppo emozionati.”