Quante volte hai pensato di intraprendere un percorso spirituale di meditazione? I motivi per incamminarsi e seguire uno dei numerosi percorsi spirituali in Italia possono essere molteplici: la conferma dell’esistenza di Dio e della fede, ma anche la necessità di ritrovare se stessi, un proprio equilibrio psicofisico e l’amore verso la propria religione, etc.

Se pensi di essere pronto ad intraprendere uno dei numerosi percorsi spirituali in Italia devi sapere che l’Italia, grazie alla città di Roma, è la capitale del Cristianesimo, insieme a Gerusalemme. Per questo il nostro paese è attraversato da tanti cammini spirituali, che risalgono al Medioevo e che spesso partono da nazioni lontane per giungere nel Belpaese.

Cammino di Santiago de Compostela

Scopri insieme a noi una lista di percorsi spirituali e di meditazione in Italia leggendo la nostra guida!

Cammini spirituali in Italia: La via di Francesco e non solo…

La “via di Francesco” è sicuramente uno dei cammini spirituali più amati dai pellegrini. Il percorso fa rivivere le tappe della predicazione di San Francesco tra la Toscana e il Lazio, e si conclude, ovviamente, ad Assisi in Umbria.

Il cammino spirituale di San Francesco può partire da Nord, dal santuario francescano della Verna, in Toscana oppure avere origine da Sud, partendo da Roma. Se scegliete il cammino dalla via del Nord, dovrete affrontare un pellegrinaggio di circa 200 Km, passando per città come Sansepolcro e Gubbio. Da Sud, invece, il cammino è più lungo: circa 300 km di pellegrinaggio passando per Rieti, Spoleto e Foligno.

Incontrerete luoghi naturali e spirituali eccezionali e potrete fare il pellegrinaggio sia a piedi, che in bici o a cavallo. Come per tutti i pellegrinaggi, potete chiedere una credenziale, che certifichi il vostro status di pellegrino.

La via Franchigena, il cammino verso Roma

Un altro cammino spirituale antichissimo, è quello che portava i pellegrini dalla cattedrale inglese di Canterbury a Roma, attaverso la Francia e la Svizzera. Nel territorio italiano, il cammino della via Franchigena parte dal Passo del Gran San Bernardo sulle Alpi e si estende per mille chilometri, fino alla Città Santa. Il cammino attraversa la Pianura padana, affiancando il fiume Po e passando per Vercelli e Pavia. Il tratto appenninico ha inizio a Fidenza per approdare in Toscana, passando per Lucca, San Gimigliano e Siena. Infine, il cammino scende per la via Cassia a Viterbo e da lì a Roma.

Come per molti percorsi spirituali, la via Franchigena non ha un vero e proprio inizio. Chiunque può iniziare da un punto e proseguire, e molti fanno questo cammino a tappe a distanza di settimane, approfittando dei weekend per camminare in mezzo alla natura e la storia, per poi intraprendere un altro pezzo di cammino il weekend successivo.

Il cammino Micaelico, da Roma verso la Puglia

Se la via Franchigena ha come meta Roma, il cammino Micaelico ha come punto di partenza la città Santa, o meglio piazza San Pietro. Da qui, in circa quindici giorni, dovreste percorrere 450 km per giungere al più importante santuario dell’antichità dedicato all’arcangelo Michele, il santuario di Monte Sant’Angelo nel Gargano, in provincia di Foggia.

Anticamente, questo cammino era parte di un percorso spirituale più lungo che portava fino a Gerusalemme, via mare, imbarcandosi in Puglia. Il santuario Micaelico era una tappa importante, perché dava ai pellegrini il perdono da tutti i peccati, anche quelli più gravi. Il cammino Micaelico attraversa il Lazio e la Campania e poi, attraverso l’Appennino, arriva in Puglia. Molte tappe del percorso includono chiese e monasteri di grande importanza storica, come l’Abbazia di Monte Cassino, fulcro del cristianesimo medievale, l’Abbazia di Casamari e le catacombe romane di S. Sebastiano.

Il cammino di San Pietro, detto “la piccola Franchigena”

Uno dei cammini spirituali in Italia tra i più brevi, ma interessanti è quello di San Pietro. Il pellegrinaggio va dall’antica chiesa di San Antonio alle porte della città di Cantù in provincia di Como, al santuario di Seveso, in provincia di Monza e Brianza.

Il cammino di appena 18 chilometri è un concentrato di natura e storia: attraversa 4 aree protette e ben 30 punti di interesse storico-artistico. Spesso conosciuto come la “piccola Franchigena”, questo cammino ricorda il martirio di San Pietro da Verona, secondo patrono di Como.

I cammini laici d’Italia

Finora abbiamo parlato di cammini a sfondo religioso. Non che per intraprenderli dovrai per forza essere mosso da spirito religioso, anche perché tante persone li affrontano per motivazioni non legate alla fede. Questi cammini, però, sono tutti nati per motivi religiosi.

Gli altri, che ti illustreremo adesso, hanno più un valore storico e sono nati per celebrare un momento storico preciso o strutture storiche ancora esistenti. Tra i viaggi a piedi in Italia più noti troviamo:

  • La via degli Dei tra Bologna e Firenze: Un cammino che non ha a che fare con la fede, ma con l’antica strada romana “Flaminia Militare”, è la via degli Dei. Il cammino prende il nome dai monti che incrocia lungo il percorso come il Monte Adone, il Monte Venere e il Monte Luario.Si tratta di un cammino di circa 130 chilometri da fare a piedi in 4/5 giorni o in bici in due/tre giorni. Il percorso è praticamente immerso nel paesaggio appenninico ed è perfetto per gli amanti del trekking e dell’enogastronomia tipica;
  • Il cammino dei briganti: Il cammino dei briganti ripercorre i luoghi e le tracce delle più famose bande di briganti che, dopo l’unità d’Italia, operarono tra i confini del vecchio stato Pontificio e il regno delle Due Sicilie, ovvero tra il Lazio e l’Abruzzo.Il cammino dura circa sette giorni e parte da Tagliacozzo, in provincia de L’Aquila. A differenza di molti cammini, quello dei Briganti è relativamente giovane e poco strutturato. Conviene quindi portare una mappa e anche una bussola, perché parte del percorso non è ben segnato. Inoltre, il cammino attraversa piccolissimi paesi dell’Abruzzo, dove i turisti sono molto ben accolti, ma non sono certo tantissimi i posti a disposizione nelle strutture alberghiere. Perciò conviene sempre prenotare in anticipo se volete dormire in albergo, altrimenti potete sempre attrezzarvi con le tende e godervi la natura.