Spesso sui social, in TV o durante una conversazione si sente parlare di lavoro agile, conosciuto comunemente con il suo termine inglese, smart working.

Se sei qui, probabilmente ti sarà capitato di sentire questo termine e domandarti cosa significa lavoro agile e come funziona per approcciarsi a questo nuovo modo di lavorare.

Scopriamo insieme le sue caratteristiche e i suoi vantaggi.

Cosa significa lavoro agile

Il termine lavoro agile si è molto diffuso negli ultimi tempi e indica un modo innovativo per svolgere il proprio lavoro.
Esiste una vera e propria definizione di lavoro agile o smart working, data dal Ministero del Lavoro e pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana:

“Il lavoro agile è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa”.

Si tratta quindi di un lavoro subordinato senza orari o luoghi di lavoro prestabiliti, in accordo tra il dipendente e il datore di lavoro, che permette a entrambi di trarre vantaggio dal lavoro agile.

Lavoro agile: come funziona

Nell’ultimo periodo si è sentito spesso parlare di lavoro agile o smart working in relazione al Coronavirus, in quanto molte aziende hanno deciso di adottare questa modalità di lavoro per mettere in sicurezza i propri dipendenti, permettendogli di portare avanti le proprie mansioni da casa, senza bisogno di recarsi in ufficio o sul posto di lavoro.

Quando si parla di lavoro agile infatti, si parla di una tipologia di lavoro priva di vincoli che permette di lavorare ovunque, anche da casa, senza una postazione fissa: è possibile lavorare in qualsiasi luogo ci si trovi.

Anche gli orari sono flessibili e permettono di gestire il lavoro in autonomia, nel rispetto delle scadenze date dal datore di lavoro, ed è un’ottima soluzione per chi ha problemi nel raggiungere il luogo di lavoro o a seguire orari fissi, come può accadere ad esempio ai neo-genitori.

Tutto questo permette all’azienda di ridurre i costi di gestione del personale e al lavoratore di gestire il lavoro, dando priorità alla produzione piuttosto che all’orario di lavoro. Non significa però che il dipendente in lavoro agile non abbia degli obblighi nei confronti dell’azienda. Deve infatti garantire la sua reperibilità e una tabella di marcia, condivisa con i suoi colleghi.

I dipendenti in lavoro agile inoltre, hanno lo stesso trattamento riservato ai lavoratori in sede e sono quindi tutelati in caso di malattie e infortuni.
La legge ha stabilito delle regole per i dipendenti che lavorano in lavoro agile:

  • Poter lavorare da remoto;
  • La possibilità di avere incentivi fiscali e bonus;
  • La fornitura, da parte del datore di lavoro, degli strumenti di lavoro e il pagamento dell’assicurazione obbligatoria prevista dall’INAIL.

La differenza tra lavoro agile e telelavoro

Sentendo parlare di lavoro agile svolto da casa può spesso capitare di accomunarlo erroneamente con il telelavoro.

Le sue modalità, seppur entrambe in remoto, a dire il vero sono molto diverse. Mentre con il lavoro agile abbiamo orari e luoghi di lavoro completamente flessibili, il telelavoro prevede di lavorare esclusivamente dalla propria abitazione, in orari prestabiliti, e prevede che il lavoratore si rechi in ufficio una volta a settimana.

Le due modalità lavorative sono quindi molto diverse, e vede nel lavoro agile una maggiore flessibilità che permette a dipendente e datore di lavoro di gestire in modo più “smart” il lavoro da svolgere.