Se ti stai chiedendo cosa significa Blue Monday sappi che la sua traduzione, non letterale, è “lunedì triste” ed indica un particolare lunedì del mese di gennaio ritenuto il giorno più triste dell’anno. Se vuoi approfondire l’argomento, continua a leggere.

Il Blue Monday è il terzo lunedì di gennaio, il Blue Monday 2023 cade il 16 gennaio.

Cosa significa Blue Monday

La traduzione di Blue Monday non può essere fatta in senso letterale “Lunedì blu (colore blu)“, infatti, non significa nulla. Ma il termine “blue” in inglese, oltre ad indicare un colore, è utilizzato anche per esprimere un senso di malinconia, di profonda tristezza.

Curiosità
Nel film Disney Pixar “Inside Out” disponibile in streaming sulla piattaforma Disney+, il personaggio Tristezza è di colore blu e indossa un maglione pesante a collo alto in riferimento ai mesi invernali e nello specifico a gennaio, mese appunto del Blue Monday.

Tristezza dal film Inside Out

Fonte: Giphy

Ecco quindi che il nostro termine assume il significato di “lunedì triste“. Ma perché il terzo lunedì del mese di gennaio viene considerato il più deprimente dell’anno?

Blue Monday: origine del termine

In realtà non esiste una giornata più triste dell’anno, non c’è alcun calcolo matematico, astrologico, scientifico & Co. che definisca 24h particolarmente tristi.

Il Blue Monday altro non è che una trovata pubblicitaria datata 2005 basato su uno studio privo di qualsiasi base scientifica, ma nonostante questo i media continuano a cavalcare l’onda dichiarando, senza ombra di dubbio, che ci sia effettivamente una giornata in cui siamo legittimati a sentirci tristi.

Dietro questa trovata pubblicitaria c’è lo psicologo Cliff Arnall, che si prese la paternità dello studio.

Il Blue Monday è nato con una campagna pubblicitaria per la compagnia di viaggi Sky Travel decisa a convincere i suoi clienti del fondamento scientifico della loro tristezza con lo scopo di prenotare una vacanza per riacquistare il buonumore. L’agenzia pubblicitaria chiamata a gestire la campagna inventò così l’ormai famosa equazione della tristezza, che include variabili come debito, meteo, necessità di agire,  salario, giorni passati dal Natale etc. Per non risultare solo un mero slogan, l’agenzia “convinse” alcuni scienziati (tra cui Cliff Arnall) a firmare lo studio, affinché risultasse veritiero.

Nacque così il Blue Monday, ricorrenza celebrata con una certa convinzione nonostante lo stesso Arnall, a distanza di anni, confermò di essere stato “comprato“.

Da quel momento il Blue Monday è un’occasione sfruttata anche dai brand per proporre sconti per acquisti anti-tristezza! E se hai voglia di immergerti in una visione di film super tristi, ecco i nostri suggerimenti: