L’abolizione del bonus cultura 18app è una fake news: a dichiararlo è Gennaio Sangiuliano, Ministro della Cultura. L’incentivo introdotto nel 2016 dal Governo Renzi, subirà una drastica modifica richiesta dalla maggioranza attraverso un emendamento alla manovra. Ed è stato questo a generare la notizia che, dal prossimo anno, non ci sarebbe stato più il bonus per i diciottenni. Ma come stanno esattamente le cose?

L’idea attuale è quella di revisionare il Bonus Cultura tramutandolo in una “carta cultura” che non potrà essere riservata a tutti i diciottenni, ma solo a coloro che rientrano in una specifica soglia massima di ISEE. Ma vediamo insieme tutte le modifiche al tavolo.

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Come cambierà il bonus cultura 18app

Ecco come potrebbe cambiare 18app nel corso della prossima edizione

Tetto Isee

Potranno usufruire del bonus, solo i diciottenni il cui reddito del nucleo familiare rientra nella soglia massima richiesta. Quindi non si tratterà più di un buono a cui potranno accedere tutti indistintamente, ma che sarà riservato ad un ceto medio-basso.

Carta della Cultura

Il bonus Cultura diventa Carta della Cultura. La necessità di rinominare la manovra è atta anche a cancellare tutti gli aspetti considerati “negativi” delle precedenti edizioni, dove le truffe registrate sono state notevoli tale da inquinare l’iniziativa stessa. L’intenzione della maggioranza di Governo è quella di indirizzare la somma a chi ne ha effettivo bisogno e con il solo scopo di usufruire di consumi culturali.

Come condiviso dal deputato della Lega, Davide Bellomo, circa le truffe legate a 18app:

«Esercenti disonesti reclutavano i diciottenni sui social e offrivano loro la possibilità di monetizzare il 70% del voucher o di acquistare prodotti come computer, tablet, smartphone e televisori, esclusi per legge dal beneficio»

Si prevede quindi un maggiore controllo sulla parte relativa a ciò che potrà essere acquistato.