A partire da novembre 2023, Meta, proprietaria di Facebook e Instagram, ha introdotto un’opzione di abbonamento senza pubblicità per gli utenti dell’Unione Europea, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Sebbene le app siano ancora scaricabili gratuitamente, gli utenti ora possono optare tra l’utilizzo gratuito con annunci personalizzati o l’abbonamento mensile per un’esperienza priva di pubblicità.

Gli utenti possono continuare a usufruire gratuitamente delle app con annunci personalizzati o sottoscrivere un abbonamento per eliminare la pubblicità. Meta sottolinea l’impegno per la sicurezza e la privacy dei dati, indipendentemente dalla scelta dell’utente.

Instagram a pagamento: cosa fare

È arrivato l’abbonamento a Instagram e Facebook

Nell’era digitale in continua evoluzione, Meta, la società madre di Facebook e Instagram, ha introdotto un nuovo capitolo nelle esperienze degli utenti: l’opzione di abbonamento senza pubblicità. A partire da novembre 2023, gli utenti europei possono scegliere tra la modalità gratuita con annunci personalizzati o sottoscrivere un abbonamento mensile per un’esperienza senza interruzioni e più rispettosa della privacy. Tuttavia, questa mossa non è priva di controversie, suscitando domande su quanto valga la pena pagare per un’esperienza social priva di pubblicità.

Costi e Modalità

Il costo dell’abbonamento varia a seconda della versione utilizzata:

  • 9,99€ al mese per la versione web (via browser);
  • 12,99€ al mese per l’app iOS e Android.

L’abbonamento si applica a tutti gli account collegati fino al 29 febbraio 2024, con costi aggiuntivi per gli account extra a partire dal 1° marzo 2024.

La mossa di conformità di Meta

Questa iniziativa di pagamento segue le nuove normative europee sulla privacy. Meta, insieme ad altri giganti dei social media, sta adattando i suoi servizi per rispettare le regolamentazioni sulla privacy dei dati in Europa.

Critiche e riflessioni

Tuttavia, la proposta ha sollevato critiche, con alcune voci che la considerano una vendita dei diritti fondamentali. L’attivista Max Schrems, noto per le sue campagne contro le violazioni della privacy di Facebook, critica l’idea che i diritti fondamentali siano disponibili solo a chi può permetterseli.

La scelta di sottoscrivere l’abbonamento a Facebook e Instagram senza pubblicità dipende da valutazioni personali e di disponibilità economica. Mentre alcuni possono trovarlo un sollievo dalla pubblicità invasiva, altri vedono questa mossa come un tentativo di monetizzare i diritti fondamentali degli utenti. In un momento in cui la privacy dei dati è al centro dell’attenzione, l’equilibrio tra servizi gratuiti supportati dalla pubblicità e opzioni a pagamento continua a suscitare dibattiti.