La stampa in 3D è una delle più recenti rivoluzioni che la digitalizzazione ha reso alla portata di tutti. Inizialmente, sia per i costi sia per l’utilizzo che se ne faceva, stampare in 3D era una prerogativa delle aziende che la utilizzavano per creare modelli o prototipi (pensate agli artigiani delle gioiellerie che vogliono “visualizzare” come apparirà un anello, per esempio).

Negli ultimi tempi, anche grazie alla riduzione dei costi delle stampanti 3D, la stampa tridimensionale si sta diffondendo sempre più anche tra i non addetti ai lavori. Se sei in procinto di comprare questo attrezzo, forse dovresti leggere quale stampante 3D comprare, se invece disponi già di una stampante 3D e vuoi imparare a usarla, allora dovresti dedicare cinque minuti a questa guida.

Partiremo con le caratteristiche della stampante 3D, ti suggeriremo poi alcuni programmi (gratuiti e a pagamento) per disegnare in 3D.

Caratteristiche di una stampante 3D

Come abbiamo detto, il costo delle stampanti 3D si è molto ridotto negli ultimi anni, e attualmente anche con poche centinaia di euro si può stampare in 3D. Ovviamente, non tutte le stampanti 3D hanno le stesse caratteristiche e, anche se di ottima qualità, ogni stampante ha i suoi limiti.

Prima di disegnare un oggetto da stampare in 3D, bisogna capire quanto è ampio il “letto di stampa”. In pratica, la stampa in 3D funziona per “strati” e l’estrusore si muove davanti, indietro, su e giù per stampare l’oggetto desiderato. Se vuoi stampare un oggetto alto 20 centimetri, per esempio, dobbiamo essere sicuri che il letto di stampa raggiunga quell’altezza. In alternativa, potrai stampare in 3D due pezzi più bassi che vanno poi assemblati insieme.

Per verificare il volume massimo di stampa di una stampante 3D, basta guardare il libretto delle istruzioni, che in genere lo riporta in pollici cubici, e fare la conversione (un pollice è 2,54 cm). Una volta capito il letto di stampa a disposizione, puoi regolarti su cosa stampare in 3D, non prima però di aver capito il tipo di stampante che hai e il materiale che puoi usare.

Tipi di stampanti 3D e materiali per stampare in 3D

Esistono due macro-categorie di stampanti 3D:

  • A produzione di fusibili (FMM);
  • A litografia stereo (SLA).

In genere, le prime sono più economiche e funzionano sciogliendo filamenti di plastiche, mentre le SLA usano un laser per solidificare una resina.

Prima però di stampare in 3D è opportuno capire quale materiale supporta una stampante 3D e che uso vuoi fare dell’oggetto stampato: se vuoi stampare in 3D una tazza, per esempio, puoi usare il nylon che non crea problemi per uso alimentare. Il polietilene (HDPE) al contrario, non è adatto per andare a contatto con il cibo, ma un oggetto stampato con questo materiale è molto resistente. Esistono, poi, materiali biodegradabili come l’acido polilattico (PLA), o quello usato per i mattoncini lego che si chiama acrilonitrile-butadiene-stirene (ABS).
Infine, esistono tutta una gamma di resine che possono creare stampe 3D sia rigide che flessibili e, negli ultimi tempi, si sono diffuse stampanti 3D che supportano materiali metallici o ceramiche.

Come si stampa in 3D: programmi da usare

Una volta capite le caratteristiche di una stampante in 3D, è il momento di scoprire come creare un file per stampa 3D, disegnando il nostro oggetto. Il web, come sempre, ci offre una vasta gamma di programmi sia gratuiti che a pagamento.

Se sei alle prime armi e ti vuoi impratichire, uno dei programmi gratuiti per stampare in 3D più usati è Blender. In alternativa puoi provare SketchUP nella versione free o il trial gratuito di programmi come Fusion360. Se invece ti senti già un professionista puoi virare su Autocad.

Qualunque sia la tua scelta, man mano che imparerai a disegnare oggetti 3D, scoprirai limiti e potenzialità di ciascun programma. Una volta disegnato il tuo oggetto, per mandarlo in stampa 3D, dovrai salvare il file ed esportarlo in formato STL (Standard Triangulation Language To Layer), un formato oramai standard e che quasi tutte le stampanti 3D leggono per capire come disporre i livelli di stampa del materiale.

Ovviamente se non vuoi progettare il tuo oggetto da stampare in 3D, sia i programmi che ti abbiamo suggerito, sia il web in generale, ti offrono un’ampia gamma di oggetti e modelli già pronti per essere mandati in stampa 3D, molti sono gratuiti, altre library invece sono a pagamento.

Per quanto riguarda invece cosa si può stampare in 3D, ebbene, la risposta è tutto! Come detto in precedenza, puoi creare il tuo progetto in 3D suddividendolo in varie parti, in base al letto di stampa della stampante 3D che usi. Infine, puoi assemblare i pezzi e avrai la tua stampa 3D completa!

Bene, ora che ti abbiamo illustrato quanto c’è da sapere riguardo la stampa in 3D, hai tutte le conoscenze necessarie per iniziare a stampare in 3D! Divertiti disegnando i tuoi modelli e fai buon uso dell’oggetto che crei.