Non doveva andare così.
Non era ancora giunto il momento di salutarci, Mike.

Te ne sei andato via all’età di 28 anni per un’emorragia celebrale causata da una leucemia fulminante. Una serie di termini che, accostati alla tua età, suonano una pessima melodia.
Eri (sei!) una persona profonda, mai scontata, sensibile.
E si sa, la sensibilità è l’abito più elegante di cui l’intelligenza possa vestirsi.

Muoversi in un Mondo come il nostro, non è facile caro Michele. Ce lo hai raccontato nelle tue canzoni, lo hai racchiuso tra le pagine di un libro, il tuo. Lo hai fatto con delicatezza, ma anche con la forza che ti ha sempre contraddistinto, anche quando raccontavi ai tuoi fan di soffrire di attacchi di panico. Anche quando raccontavi i momenti in cui hai conosciuto la depressione.
Hai trasformato le tue “debolezze”, in Forza.
La Forza in Coraggio.
Il Coraggio in Vita.

Non ci stupisce leggere le tante manifestazioni d’affetto e di rammarico per non averti più qui con noi: sei stato speciale e di grande ispirazione.

Ecco perché ci piace ricordati così: con la chitarra in mano, intento a cantare con i tuoi fan intorno ad un falò. Era l’estate 2020 e tu eri protagonista di un Camp a te dedicato nell’ambito dei Team World Summer Camp. Nemmeno un anno fa.

 

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Oggi ci prendiamo carico di una promessa che “Aquiloni” custodisce tra i suoi versi:

«Perché sognare è un dovere
In un mondo che è perso
E non importa se per sognare ti senti diverso»

Ciao Michele.