LE DOMANDE DEGLI ALTRI GIORNALISTI/BLOG PRESENTI

D: Come hai vissuto questo secondo posto?

R: Beh è il primo del canto, poi era da tanti anni che no vinceva un ballerino e quindi è un’edizione che rimarrà nella storia quindi va benissimo così anche perchè il ballerino (Andreas) è uno dei miei più cari amici quindi sono stra contento.

D: E come ti senti, un po’ sballotato da un posto all’altro?

R: Sì perchè quando passi praticamente 9 mesi, perchè alla fine il provino è stato a settembre quindi 9 mesi sono un po’ una gravidanza ad Amici. Dentro in quell’ambiente e ora uscire fuori è strano, bisogna un po’ adattarsi. Ritornare alla vita di tutti i giorni

D: Hai detto che è stata un po’ una gravidanza, e il parto è stato quindi il tuo disco d’esordio?

R: Esatto! Per altro una gravidanza bellissima ovviamente, qualche volta anche faticosa giustamente, che ti porta però a realizzare il tuo sogno quindi il bimbo è il disco. Io sono molto contento di quello che ho fatto. E’ stato veramente tanto bello e tanto difficile stare al passo con entrambe le cose, il programma e il processo di produzione del tuo disco d’esordio quindi comunque un disco fondamentale.
Sono davvero tanto orgoglioso, il primo disco è un po’ il “Best Of” della tua vita, raccoglie un po’ tutto quello che hai scritto ma allo stesso tempo mi sono tenuto da parte tanti altri brani che saranno adatti per un secondo momento.
In realtà io sono sempre molto duro con me stesso, invece penso che ogni tanto bisogna che ci facciamo da soli dei complimenti, a noi stessi.

D: Se avessi potuto inserire una cover in questo album, quale sarebbe stata?

Bella domanda, in realtà avrei volentieri inserito “Se imparassimo” di Marco Mengoni. Mi piace tanto il testo e mi piace tanto la canzone. Mi rispecchio molto in quella canzone, è una di quelle canzoni che dici “Cavoli avrei voluto scriverla io una canzone così”. Al pomeridiano ho insistito tanto per farla, al serale non la potevo più riportare ma l’avrei fatto volentieri.

D: Come ti stai preparando al confronto diretto con i fan, quali sono le tue impressioni su questi primi instore?

E’ una cosa tanto forte perchè stando dentro ad amici non te ne rendi conto, sei in una bolla. Ora invece si è tanto esposti, c’è tanto contatto fisico e da una parte ti fa piacere perchè davvero non te lo aspetti e dall’altra bisogna comunque riuscire a gestire tutte queste emozioni perchè ti ritrovi veramente in un vortice e ci si sente anche spaesati certe volte.

D: Ricordi più belli e quelli più difficili?

il più bello quando mi hanno detto che “Sei Mia” era prima in classifica.
La maglia blu, la maglia del serale, l’abbraccio con Maradona e ovviamente la Finale, tutta.

D: La canzone che ha richiesto un processo più lungo?

Forse “Diverso” perchè inizialmente c’è stato anche un litigio con il produttore di amici, ma ci siamo chiariti subito, io ho chiesto scusa e ci siamo presi del tempo per completarla. Sono una persona molto pignola, ho avuto bisogno di provarla molte volte per riuscire ad inquadrarla e a capire cosa c’era che non andava.

D: Il brano di cui vai più fiero?

Posso rispondere tutti? Davvero, altrimenti non li avrei messi, non mi piace l’idea di un album composto da alcune canzoni che mi piacciono e le altre che abbiano solo una funzione riempitiva per chiudere. La gente non deve switchare, dire “questo non lo ascolto” quindi per me, tutti i pezzi, dal primo all’ultimo devono essere belli.

D: Qualcuno dei tuoi compagni con cui vorresti duettare?

Federica sicuramente! Con Andreas invece farei un video musicale in cui balla, cantare non saprei (hahaha) anche se le canzoni devo dire che le sa anche meglio di me, possiamo definirlo un mio fan sfegatato!

D: Perchè RIKi?

E’ una questione anche di marketing, due sillabe, che rimangono, ma allo stesso tempo non volevo nemmeno un vero e proprio nome d’arte o renderlo troppo all’inglese dato che comunque non canto nemmeno in inglese. E’ giovanile come nome.

D: Perchè Sony?

Ho scelto Sony fin dall’inizio perchè mi dava più fiducia, è stata anche una questione di pelle. Fin da piccolo quando mi immaginavo di realizzare questo sogno, ho sempre pensato alla Sony.

D: Critica che ti ha più dato fastidio?

A me da fastidio solo una cosa in realtà, posso sembrare presuntuoso, ma quando qualcuno critica i testi credo che in realtà si faccia prendere un po’ dal faccino, il contesto e da come sono. Credo di scrivere cose abbastanza originali e soprattutto so cosa ho alle mie spalle, i brani che non ho ancora fatto sentire quindi magari io mi conosco un po’ di più. Tutte le altre critiche le accetto, so che devo crescere tanto, musicalmente, vocalmente e tutto.