Se ti stai chiedendo cosa significa ungardening, sappi che è un trend che prevede, nel giardinaggio, l’annullamento dell’uso di pesticidi per incoraggiare la fauna selvatica nativa a vivere e prosperare in un ambiente non contaminato dall’uomo. Continua a leggere per saperne di più su questa nuova tendenza.

Amare la Natura significa rispettarla: un giardino dal prato verdissimo, piante esotiche, fiori rigogliosi è spesso il risultato di pratiche dannose per l’ambiente e per la fauna. Ecco perché sta spopolando l’ungardening.

Cosa significa ungardening

La parola suggerisce immediatamente il suo significato: ossia quello di non fare il “tradizionale” giardinaggio in quanto poco ecologico e non naturale, sia per il consumo di acqua che – soprattutto – per l’uso di concimi chimici, responsabili della morte degli insetti che ci vivono dentro. Lo scopo dell’ungardening è la salvaguardia dell’ecosistema con piante e fauna autoctone.

Chi fa ungardening riporta le piante native del territorio affinché la fauna possa popolare lo spazio verde in tranquillità, senza forzature e senza la necessità di adattarsi ad un nuovo ecosistema, processo necessario quando si portano piante esotiche in luoghi dove questa tipologia di pianta non è naturalmente presente. Per quanto belle, le piante esotiche e/o comunque estranee ad un territorio, spesso non permette a flora e fauna autoctona di svilupparsi e adattarsi alla nuova realtà.

L’ungardening permette alla Natura di riprendersi ciò che è suo e di modificarsi senza l’intervento dell’uomo (o costretta dall’uomo).