Lo scorso 7 giugno 2020, l’autrice della famosa saga di Harry Potter, J.K. Rowling ha condiviso sul suo profilo Twitter alcuni messaggi transofobici che hanno fatto immediatamente il giro del mondo. Non è la prima volta che l’autrice della fortunata saga viene accusata di transofobia e alcuni attori che hanno preso parte al magico mondo creato dalla sua penna, hanno fatto sentire la loro con messaggi sui social per supportare la comunità transgender.

Continua a leggere per scoprire le risposte degli attori e le parole di J.K. Rowling in seguito alle accuse.

Gli attori rispondono a J.K. Rowling dopo i suoi tweet anti-trans

Gli attori della saga di Harry Potter e Animali Fantastici, nati dalla penna di J.K. Rowling non hanno atteso nel far sentire la loro dopo quanto accaduto. Il primo a prendere la parola è stato Daniel Radcliffe, che ha risposto a J.K. Rowling con un post sul blog The Trevor Project (scopri qui la risposta di Daniel Radcliffe alle parole della Rowling), poi è stato il turno di Emma Watson (interprete di Hermione Granger negli otto film della saga di Harry Potter), di Eddie Redmayne (interprete di Newt Scamander nella serie cinematografica Animali Fantastici) e di Rupert Grint (interprete di Ron Weasley nella saga di Harry Potter).

Le parole di Emma Watson

Dopo l’intervento di Daniel Radcliffe, anche la sua co-star nella saga di Harry Potter ha deciso di prendere la parola e di sostenere la comunità transgender con una serie di tweet sul suo profilo ufficiale (@EmmaWatson) per condividere con i fan la sua posizione riguardo quanto accaduto.

Ecco i tweet originali e la traduzione in italiano di quanto dichiarato da Emma Watson:

Le persone trans sono ciò che dicono di essere e meritano di vivere le proprie vite senza essere costantemente interrogate o informate di non essere chi dicono di essere.

Voglio che i miei follower trans sappiano che io e tante altre persone in tutto il mondo li vediamo, li rispettiamo e li amiamo per quello che sono.

Le parole di Eddie Redmayne

Negli stessi giorni, anche il protagonista di Animali Fantastici ha parlato della questione. Eddie Redmayne ha rilasciato una dichiarazione a Variety lo scorso 10 giugno, supportando le persone transessuali e dichiarandosi contro quanto scritto dall’autrice della saga di Harry Potter:

As someone who has worked with both J.K. Rowling and members of the trans community, I wanted to make it absolutely clear where I stand, I disagree with Jo’s comments. Trans women are women, trans men are men and non-binary identities are valid. I would never want to speak on behalf of the community but I do know that my dear transgender friends and colleagues are tired of this constant questioning of their identities, which all too often results in violence and abuse. They simply want to live their lives peacefully, and it’s time to let them do so.

Come qualcuno che ha lavorato sia con J.K. Rowling che con i membri della comunità trans, volevo rendere assolutamente chiara quale sia la mia posizione. Non sono d’accordo con i commenti di Jo. Le donne trans sono donne, gli uomini trans sono uomini e le identità non binarie sono valide. Non vorrei mai parlare a nome della comunità, ma so che i miei cari amici e colleghi transgender sono stanchi di questo costante interrogatorio sulla loro identità, che troppo spesso provoca violenza e abusi. Vogliono semplicemente vivere la propria vita in pace, ed è tempo di lasciarglielo fare.

Le parole di Rupert Grint

Qualche giorno dopo i suoi colleghi anche Rupert Grint, interprete di Ron Weasley nella saga dedicata al maghetto, si è espresso sull’accaduto, parlandone al Times. Con l’arrivo della sua dichiarazione, tutti e tre gli attori protagonisti della saga ambientata nel magico mondo creato dalla Rowling si sono schierati contro l’autrice, difendendo la comunità trans, dimostrando tutto il loro supporto.

Ecco le parole di Rupert Grint al Times:

I firmly stand with the trans community. Trans women are women. Trans men are men. We should all be entitled to live with love and without judgment.

Sono fermamente dalla parte della comunità trans. Le donne trans sono donne. Gli uomini trans sono uomini. Dovremmo tutti  avere il ​​diritto di vivere con amore e senza giudizio.

Le dichiarazioni di J.K. Rowling dopo le accuse

Anche la stessa J.K. Rowling è tornata a parlare dopo i tweet incriminati, rivelando al pubblico, per la prima volta, di essere stata vittima di violenza domestica. Nelle righe condivise sul suo sito web, J.K. Rowling ha spiegato il perché del suo dibattito sul concetto dell’identità di genere.

Ecco le parole dell’autrice:

I’m mentioning these things now not in an attempt to garner sympathy, but out of solidarity with the huge numbers of women who have histories like mine, who’ve been slurred as bigots for having concerns around single-sex spaces.

Non sto parlando di queste cose ora nel tentativo di ottenere simpatia, ma per solidarietà con l’enorme numero di donne che hanno storie come la mia e che sono state calunniate come bigotte per essere preoccupate riguardo gli spazi del single-sex.

J.K. Rowling ha poi aggiunto:

When you throw open the doors of bathrooms and changing rooms to any man who believes or feels he’s a woman – and, as I’ve said, gender confirmation certificates may now be granted without any need for surgery or hormones – then you open the door to any and all men who wish to come inside. That is the simple truth, in a very dark place inside my head, as memories of a serious sexual assault I suffered in my 20s recurred on a loop. That assault happened at a time and in a space where I was vulnerable, and a man capitalised on an opportunity. I couldn’t shut out those memories and I was finding it hard to contain my anger and disappointment about the way I believe my government is playing fast and loose with women’s and girls’ safety.

Quando apri le porte dei bagni e degli spogliatoi a qualsiasi uomo che si crede o si sente una donna – e, come ho già detto, i certificati di conferma di genere ora possono essere rilasciati anche senza alcun intervento chirurgico o ormonale – apri la porta a tutti gli uomini che desiderano entrare. Questa è la semplice verità, in un posto molto buio nella mia testa i ricordi di un grave attacco sessuale che ho sofferto nei miei 20 anni sono tornati in un loop. Quell’assalto è avvenuto in un momento e in uno spazio in cui ero vulnerabile e un uomo ha approfittato dell’opportunità. Non riuscivo a soffocare quei ricordi e stavo trovando difficile contenere la rabbia e la delusione per il modo in cui credo che il mio governo stia giocando in modo rapido e libero con la sicurezza delle donne e delle ragazze.