Testo Fotografia di Geolier, il nuovo singolo dell’artista napoletano è fuori ovunque dal 7 novembre 2025. Disponibile anche il significato della canzone e l’audio ufficiale.

“Fotografia” (Atlantic Records Italy / Warner Music Italy) rappresenta un nuovo capitolo nella crescita artistica di Geolier: un brano che mescola introspezione e autenticità, riflettendo la sua capacità di trasformare esperienze personali in immagini vivide e universali. È una canzone che cattura un istante, una “fotografia” dell’anima, in cui l’artista si racconta con lucidità e sensibilità, senza rinunciare alla forza del suo linguaggio.

Fotografia testo Geolier

Testi canzoni Geolier, leggi il testo di Fotografia:

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Fotografia audio Geolier

Ascolta le canzoni di Geolier su Spotify, ecco l’audio ufficiale della canzone Fotografia:

Significato canzone Fotografia di Geolier

Fotografia” è una canzone che parla di assenza, nostalgia e memoria amorosa. L’artista racconta una storia finita, ma ancora viva dentro di sé, dove l’unico modo per trattenere l’altro è la musica stessa — una canzone che diventa la nuova fotografia, il solo ricordo rimasto.

Nella prima parte emerge il contrasto tra presente e passato: il vento, il tempo che scorre, la vita che “corre”, mentre l’amore rimane un punto fermo, qualcosa che continua a dare senso anche nel dolore. L’assenza di una foto — simbolo concreto del ricordo — rappresenta quanto sia fragile la memoria quando non resta nulla di visibile, se non la sensazione.

Nel ritornello, il bisogno di “fare ancora una canzone per ricordarti” diventa un modo per trasformare la mancanza in creazione: la musica sostituisce la fotografia, diventa l’unico mezzo per mantenere viva l’immagine dell’altro. Ma allo stesso tempo emerge la consapevolezza amara che, per l’altra persona, lui è “solo una fotografia”: un ricordo sbiadito, qualcosa che non ha più realtà.

La seconda strofa scava nella tenerezza del quotidiano, nei gesti intimi e nei ricordi fisici — dormire insieme, ridere, toccarsi — che ora esistono solo nella mente. È il tentativo di afferrare qualcosa che non c’è più, di dare voce a parole che non trovano spazio (“nun ‘e trovo ‘e parole pe te fà parlà”).

Il bridge chiude il cerchio con una riflessione malinconica: anche quando sembrava esserci “’o sole”, era lui a non vederlo. Segno che forse la fine era già scritta, che l’amore non è mancato davvero, ma è stato oscurato dal dolore, dal tempo o dalla paura.

“Fotografia” è una lettera in musica a un amore perduto, dove la memoria si mescola al rimpianto, e l’unico modo per non dimenticare è continuare a cantare — anche se, ormai, resta solo un’immagine sfocata.

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