L’ultima frontiera della comunicazione è rappresentata ad oggi dagli smart speaker. Un altoparlante intelligente, o appunto smart speaker, è un tipo di altoparlante wireless che insieme ad un microfono e ad un assistente virtuale integrato ad esso offre una serie di azioni interattive. La maggior parte di questi dispositivi è connesso alla rete Wi-Fi e permette di interfacciarsi ad altri dispositivi domotici.

Gli smart speaker svolgono varie funzioni, dalla riproduzione di musica e video alla gestione dell’agenda personale, ma anche ricerche online o collegamento con gli elettrodomestici di casa. Questi assistenti vocali sono in grado di migliorare la qualità della vita quotidiana.
La caratteristica vincente di uno smart speaker è la capacità di comprendere e comunicare con linguaggio naturale. Grazie all’intelligenza artificiale, questi dispositivi rendono possibile l’utilizzo di device digitali anche per chi non possiede capacità di lettura e scrittura o per chi non ha l’opportunità di utilizzare Internet.

Come funziona smart speaker

Ma come funziona uno smart speaker? Utilizzarlo è molto semplice ed immediato. Infatti, dopo aver completato l’installazione, averlo collegato al Wi-Fi e configurato in base alle app, ai servizi e ai prodotti desiderati, basta seguire una breve procedura per “metterlo in funzione”.
Tipicamente occorre pronunciare una “parolina magica” per attivarlo, cioè per cominciare ad interagire con esso. Per chiarirci, la wake-up word, ovvero la parola di attivazione, è il comando che senti pronunciare a chi possiede un iPhone e attiva l’assistente vocale rivolgendosi ad esso con “Hey Siri!” oppure a chi possiede un dispositivo Android e lo attiva pronunciando “Ok Google!”. Per rendere questi dispositivi elettronici più “umani” ovviamente in alcuni casi è possibile modificare la parola di attivazione: in questo modo potrai sbizzarrirti con i nomi e rendere lo smart speaker un vero e proprio assistente personale super-intelligente.
Dopo aver pronunciato la fatidica wake-up word è il momento di chiedere al tuo assistente vocale qualsiasi cosa ti passi per la testa. In pochi istanti, un algoritmo intelligente elaborerà la tua frase e se comprenderà ciò che gli è stato chiesto sarà in grado di risponderti più o meno correttamente o di avviare una vera e propria conversazione con te.

Tutto questo processo avviene come una normalissima conversazione. Per rendere meglio l’idea, basta immaginare di chiedere al proprio smart speaker di eseguire alcune funzioni, come:

  • Spegnere la luce e accendere la TV mentre si è comodamente distesi sul divano;
  • Impostare la sveglia per il giorno seguente quando si è già a letto;
  • Accendere e/o regolare il riscaldamento mentre si è ancora sotto le coperte;
  • Far avviare la lavatrice mentre si è ai fornelli;
  • Chiedere ad esempio chi è Irama e quanti anni ha oppure se la tua squadra del cuore sta vincendo;
  • Aggiungere il caffè alla lista della spesa e impostare un timer per la preparazione del dolce.

Cosa può fare uno smart speaker

Uno smart speaker può svolgere una serie quasi infinita di azioni, come fornire informazioni e ricerche sul web di tutti i tipi, aggiornamenti in tempo reale su traffico, meteo, risultati sportivi e notizie, appuntamenti, sveglie, timer, riproduzione di musica e video e controllo della casa intelligente (lampadine, interruttori, termostati, robot aspirapolvere e così via). La lista delle cose che potrebbe fare è lunghissima e soprattutto pronta a evolversi con aggiornamenti futuri. Ovviamente tutto ciò che si intende controllare e comandare ad uno smart speaker deve essere compatibile con esso.
Le skill action di questi assistenti vocali non sono limitate. Anzi, offrono un infinito mondo di opportunità. Entrando in contatto con altri dispositivi, oggetti e servizi, essi possono compiere le operazioni più disparate e imparare nuove funzionalità, permettendoci così di ampliare la rosa dei comandi vocali.

Come scegliere l’altoparlante intelligente da acquistare tra quelli in commercio

Attualmente in commercio sono disponibili numerosi smart speaker, molti dei quali svolgono le stesse funzioni. Siccome le differenze possono essere davvero poche tra i vari dispositivi commercializzati, abbiamo pensato di darti qualche informazione in più su quelli che, al momento, sono considerati i più scelti sul mercato:

  • Google Home: La lista dei migliori smart speaker non può non comprendere il gioiello targato Google, primo smart speaker del mercato italiano. Integrato con l’assistente vocale Google Assistant, è in grado di svolgere tutte le attività descritte nel paragrafo precedente. Ovviamente,interagirà in maniera più efficiente con il proprio ecosistema e i propri prodotti/servizi (Youtube, Chromecast). Non ancora disponibile in Italia, una buona soluzione per gli amanti della musica è Google Home Max. Allo stesso modo, chi desidera uno smart display e quindi un supporto visivo, potrà considerare Google Home Hub. Ma bisogna ancora aspettare per la versione italiana;
  • Amazon Echo: Impossibile non menzionare Amazon Echo tra i migliori smart speaker. Il gadget è integrato con l’assistente vocale Amazon Alexa. Primo smart speaker nel mercato globale, dal 2014 si è guadagnato una fama indiscussa, migliorando di anno in anno. Grazie alla sua longevità il numero di funzionalità (le cosiddette skill) e la versatilità complessiva del prodotto sono enormi. Anche Alexa, interagirà meglio con il suo ecosistema (shopping su Amazon, Amazon Music, Prime Video);
  • Apple HomePod: Esso non è un semplice speaker, infatti, oltre a riprodurre musica con un perfetto bilanciamento dei suoni, si integra con l’assistente virtuale Siri, permettendo di svolgere diverse azioni solo con un comando vocale. Sulla base della distanza con le pareti e del volume dell’ambiente, HomePod riesce a bilanciare perfettamente i suoni, per un risultato nitido e fedele alla realtà. HomePod potrà essere collegato a un iPhone o a un iPode potrà interpretare i comandi vocali dati a Siri anche durante la riproduzione della musica. Lo speaker di Apple non potrà però riprodurre musica tramite BlueTooth, quindi chi ha un dispositivo Android non potrà usare HomePod, anche se ha un abbonamento al servizio Apple Music.