Se ti stai chiedendo come memorizzare velocemente un libro, continua a leggere per scoprire 6 consigli condivisi per te direttamente da Matteo Salvo, detentore di un Guinness World Record e vincitore del titolo di International master of memory.

Il tempo scarseggia, la mole di studio no. Sperare in un miracolo? Ma no, memorizzare in fretta anche libri interi. Come farlo lo spiega Matteo Salvo a Skuola.net, autore del best seller “Studiare è un gioco da ragazzi”.

Trucchi maturità: come studiare per ricordare meglio

Ecco sei trucchi per memorizzare velocemente un libro in vista della maturità:

Consiglio #1: ridurre le ore di studio

“Il tempo stringe e l’esame di maturità si avvicina. Non c’è più tempo per studiare tutto come si vorrebbe e l’ansia aumenta insieme ai consumi di caffè e alle notti insonni – dice Matteo Salvo – In questo modo si affronta l’esame di maturità partendo col piede sbagliato perché non ci si sente pronti, mentre si avvertono stanchezza e agitazione.

È meglio se riducete il quantitativo di ore di studio, ma vi concentrate su quello che serve di più. In quasi ogni settore vale una regola (legge di Vilfredo Pareto) che dice che sono solo un 20% dei nostri sforzi a darci l’80% dei risultati. In effetti, pensandoci, sono solo un 20% dei vestiti del nostro armadio quelli che usiamo l’80% delle volte, sono solo un 20% dei nostri amici quelli con i quali trascorriamo l’80% del nostro tempo libero. Applicando la stessa regola alla maturità, sono solo un 20% delle domande quelle che i prof vi fanno l’80% delle volte.

Per comprendere quali sono, vi basta andare ad assistere ad un paio di colloqui orali della maturità e annotarvi anche le risposte dei compagni più bravi. Se non avete la possibilità di assistere al colloquio di qualche amico, andate in fondo ai capitoli del libro e guardate se ci sono domande oppure un riassunto e partite da lì. Il libro a quel punto serve solo come integrazione, ma dovete preferire essere preparati su quel 20% di domande piuttosto che avere un’idea vaga del 100% del contenuto del libro dove in fin dei conti non sapete nemmeno un argomento davvero in profondità”.

Consiglio #2: leggi tutto il testo per avere una visione d’insieme

“Diciamo che la lettura non serve a memorizzare – continua Matteo Salvo – potete anche leggere 10 volte un libro, ma alla fine quello che ci resta è poco se non utilizzate delle tecniche di memorizzazione vere e proprie. La prima lettura serve per avere una visione d’insieme mentre ecco perchè durante questa non dovete sottolineare nulla ma:

1) partite dall’indice per avere una visione chiara della struttura del libro. Dovete capire se è suddiviso in parti o no, quanti capitoli contiene ogni parte, e qual è la suddivisione degli argomenti e la loro lunghezza.

2) Una volta compresa la struttura andate a suddividere lo studio in modo funzionale alla comprensione che potrebbe essere argomento per argomento oppure parte per parte.

3) Guardate come prima cosa che alla fine del capitolo c’è un riassunto e delle domande alle quali dovremmo saper rispondere dopo averlo studiato. Iniziate a leggere quelle e ipotizzate già delle possibili risposte.

4) Non c’è la parte riepilogativa? Leggete solo l’inizio e la fine di ogni paragrafo, giusto per capire di cosa parla il testo.

5) Leggete le didascalie delle immagini: se l’editore ha deciso di inserirne è perché rappresentano i concetti descritti a parole. Ricordate che un’immagine vale più di 1000 parole.

6) Leggete le parole in grassetto che compaiono all’interno del capitolo. Questa prima lettura dovete farla molto velocemente: lo scopo è avere una visione d’insieme”.

Consiglio #3: leggi una seconda volta per comprendere 

Perché leggere una volta per avere una visione d’insieme è utile ma non basta, come dice Matteo Salvo:

“Dovete leggere una seconda volta con lo scopo di comprendere a fondo i concetti. Una volta che avete compreso il concetto, identificate una parola chiave che vi aiuti a richiamarlo. Meno parole chiave prendete, più vuol dire che avete compreso davvero il concetto. Dovete smettere di studiare per imparare, ma studiare per spiegare. Soltanto spiegando ad una persona che non sa niente dell’argomento il contenuto studiato vi rendete davvero conto di quanto siete preparati. Per questo può essere utile studiare con un compagno che però abbia lo stesso approccio strategico allo studio.

La memorizzazione è una fase successiva alle due letture e si usano delle tecniche specifiche in base al tipo di testo che stiamo studiando. Parlando di esami di maturità quella che può essere più utile senza scendere nei dettagli è la tecnica delle mappe mentali, ma quelle vere di Tony Buzan e non quelle che vedo molte volte in giro che sono un misto tra mappe concettuali e schemi e non servono quasi a nulla se non a creare confusione”.

Consiglio #4: sottolinea, ma non troppo

“Sottolineare intere frasi non serve a nulla. Dovete sottolineare soltanto una o due parole per concetto. Sono quelle che andrete a disporre sulla mappa mentale. Quando sottolineate tutto tendete a voler ricordare le parole del testo così come sono e questo richiede uno sforzo mnemonico molto alto. Inoltre, nel farlo perdete di capacità critica e ragionativa nei confronti del testo. Ricordate che da adesso in avanti non studierete più per imparare, ma per spiegare”.

Consiglio #5: memorizza per immagini

“La memoria registra più facilmente tutto quello che suscita forti emozioni, quindi create delle associazioni di immagini che possano essere paradossali e bizzarre il più possibile. Cercate di trasformare qualsiasi concetto in un’immagine. In questo modo diventa più semplice poterlo ricordare. Alla base della memorizzazione c’è la trasformazione di qualsiasi concetto in un’immagine.

Se, per esempio, dovessi rappresentare il concetto astratto di ‘ammortamento’ lo creerei immaginando la falce della morte (mi ricorda la prima parte della parola) su un mento. In questo modo è strano e divertente e quindi lo ricordo molto meglio. Per legarlo al concetto immagino che la falce impieghi tanto tempo a scomparire, ad essere riassorbita dal mento. Quest’immagine mi aiuta a ricordare il concetto che un bene acquistato quando va in ammortamento significa che viene scaricato fiscalmente in più anni”.

Consiglio #6: ripassa per intervalli di tempo

“Una volta che avete svolto le due letture e costruito la vostra mappa mentale, è importante tornarci sopra dopo intervalli determinati di tempo in modo che il ricordo possa rimanere a lungo termine.

Questo ripasso non deve essere inteso nel senso tradizionale dove ripetete le informazioni, quanto invece come una verifica per valutare se siete in grado di spiegare quei concetti.

Significa scorrerci sopra molto velocemente per rendervi conto se ce l’avete chiaro in mente oppure no. Gli intervalli di tempo sono dopo un’ora, un giorno, una settimana e un mese. Quindi dal momento in cui avete finito di studiare, farete su quell’argomento dei check. In questo modo le informazioni entreranno a lungo termine”.