Ha colpito il monologo di Zlatan Ibrahimovic, parole che sono arrivate dritte al cuore degli spettatori, come un bel calcio piazzato in porta: “Il fallimento non è il contrario del successo, ma una parte del successo. Non fare niente è il più grande sbaglio che puoi fare“.

Ha la voce ferma Ibra quando – nel corso della Quinta e ultima serata del Festival di Sanremo 2021 – si prende il palco per un monologo, breve ma intenso. Motivazionale. Calciatore, imprenditore e ora showman, Zlatan Ibrahimovic è stato uno dei protagonisti di questa edizione del Festival, ospite fisso di quattro serate su cinque (mercoledì 3 era a San Siro per assistere alla partita del Milan).

Il numero 11 del Milan, nella sua straordinaria carriera ha segnato 563 goal e collezionato con le squadre di club 31 trofei, tra cui 4 scudetti, 1 Coppa del Mondo per club e 1 Europa League.

Chi crede che sia solo un campione di calcio pieno di sé e con l’ego smisurato, si sbaglia. Fermarsi al personaggio, significa limitarsi ad un giudizio affrettato: Ibra è molto di più.

È quello dal quale ci si aspettava tantissimo, senza pensare che lui nella vita fa il calciatore (è attaccante nel Milan) e non il presentatore. È quello che, imbottigliato nel traffico della Milano-San Remo, ferma un motociclista per un passaggio all’Ariston. È quello che ha devoluto l’intero cachet del Festival in beneficenza (“ci mancherebbe altro” qualcuno potrebbe affermare: vero, ma non è scontato). È quello che metterebbe Achille Lauro in garage per controllare le sue auto, “così se i ladri lo vedono si spaventano e non rubano” (cit. Zlatan).


Zlatan è Zlatan e anche tu, se vuoi, puoi essere Zlatan. Ed essere Zlatan significa provare, rischiare. Mettersi in gioco, non (solo) in campo, ma nella Vita. Accettare nuove sfide. Provare a vincere e apprezzare anche le sconfitte, perché sono parte del successo, non l’opposto.

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Il monologo di Zlatan Ibrahimovic: video e testo

Leggi la trascrizione delle parole pronunciate da Ibrahimovic sul palco della Finale di Sanremo 2021, il video del monologo è disponibile su RaiPlay.

«Tutti conoscevano già Zlatan prima di questo Festival. Allora perché Zlatan è venuto qui. È venuto perché gli piacciono le sfide, l’adrenalina. Gli piace crescere. Se non fai sfide con te stesso non puoi crescere. Io ho giocato 940 partite, ne ho vinte tante ma non tutte.

Ho vinto 11 scudetti, ma ne ho anche perso qualcuno. Ho vinto tantissime coppe, ma ne ho anche persa qualcuna.

Sono Zlatan anche senza aver vinto tutte le partite.
Sono Zlatan quando vinco e quando perdo.

Ho fatto più di 500 gol ma ne ho anche sbagliato qualcuno. Pochi. Qualche rigore è andato male, ma il fallimento non è il contrario del successo, ma è una parte del successo.

Non fare niente è il più grande sbaglio che puoi fare.
Se sbaglia Zlatan, puoi sbagliare anche tu.

La cosa importante è fare la differenza ogni giorno. Impegno, costanza, dedizione. Ho organizzato questo Festival per dirvi che ognuno di voi nel suo piccolo può essere Zlatan. Voi tutti siete Zlatan e io sono tutti voi.

Questo non è il mio Festival, non è il Festival di Amadeus, ma è il vostro Festival.
Il Festival dell’Italia intera. Grazie Italia, la mia seconda casa.»

Zlatan ora si trova a Verona per la partita del Milan (non giocherà in quanto infortunato), questa sera, domenica 7 marzo, sarà ospite a Che Tempo Che fa su Rai 3.

La partita tra Hellas Verona e Milan sarà trasmessa in diretta esclusiva su Sky Sport Serie A (canale 202 del satellite e canale 473 del digitale terrestre e sul canale 25) e in streaming sulle piattaforme SkyGo e NOW TV. Abbonati a Sky qui.