Liam Payne è stato intervistato per il programma televisivo svedese “Nyhetsmorgon”.

In occasione dell’uscita di “Strip That Down”, il suo singolo di debutto, Liam ha trascorso un intensissimo periodo di promozione che l’ha portato nei principali paesi d’Europa e degli Stati Uniti. Durante questo tour è volato anche in Svezia, dove ha rilasciato una bellissima intervista per il programma televisivo “Nyhetsmorgon”.

Liam ha rilasciato dichiarazioni sui One Direction, sul figlio Bear e sul recente attacco al concerto di Ariana Grande a Manchester. Ecco il video e gli highlights dell’intervista:

LIAM PER NYHETSMORGON

SULLA SVEZIA

“Ho dei bellissimi ricordi qui. Mi ricordo che una volta eravamo in uno studio di registrazione, e siamo stati scortati dalla polizia perché c’era troppa gente, centinaia di ragazze. Le abbiamo salutate e siamo corsi in macchina perché la piazza era troppo piena. E’ stato divertente, una ragazza si era arrampicata sui bidoni della spazzatura per raggiungerci!”

SUI ONE DIRECTION

“Ci siamo divertiti molto, siamo cresciuti insieme. La cosa divertente e davvero speciale dei One Direction è che ci sono solo altri 4 ragazzi che hanno vissuto le stesse esperienze che ho vissuto io.

E’ una cosa che condivido solo con loro, avremo sempre questa strettissima connessione. Nessun altro può capire com’era la nostra vita, molte persone magari erano già famose prima, hanno una storia diversa. Per cui noi avremo sempre questo forte e speciale legame.”

SU BEAR

I One Direction sono diventati la seconda cosa più bella della mia vita da quando è nato Bear. Veder nascere tuo figlio è la cosa più bella del mondo. Quando i suoi occhi ti guardano per la prima volta la tua vita cambia. Sai, quando la gente dice ‘non puoi capirlo finché non ti capita’, beh, non c’è niente di più vero. E’ l’unico messaggio che posso mandare alla gente. Io sono un papà giovane, e adoro questa cosa, posso crescere insieme a lui.”

SULL’ATTACCO DI MANCHESTER

“Questo è un periodo di paura per tutti quanti, la situazione è molto difficile da capire. Basta guardare cos’è successo a Manchester, mi ha toccato molto, non potevo credere che stesse succedendo davvero. E’ folle. I concerti dovrebbero essere simbolo di libertà, un luogo di svago, un luogo dove la musica ti renda felice. Non dove si debba aver paura, mai. Il mio cuore è vicino alle famiglie coinvolte. Ho guardato il concerto di Ariana, c’era anche Niall che è stato fantastico, così come Ariana. Dev’essere stata dura tornare sul palco. Sono estremamente orgoglioso di come il mio Paese abbia risposto agli attacchi, di come la gente si sia aiutata a vicenda.”