Harry Styles conquista per la seconda volta la copertina della rivista Rolling Stone. Guarda le foto e leggi l’intervista tradotta in italiano.

Dopo il successo dell’edizione del 2017, in cui Rolling Stone – che celebrava il 50esimo anno- gli aveva dedicato la copertina in occasione dell’uscita del suo singolo di debutto “Sign Of The Times”, Harry torna in prima pagina sul celebre magazine.

Ad annunciarlo proprio l’account Instagram ufficiale della rivista con un post che specifica che il giornale uscirà il 3 settembre 2019.

Negli ultimi mesi, l’artista è stato visto entrare e uscire da studi di registrazione sia a Londra che a Los Angeles, ed è stato avvistato sul set di un video, di cui non è nota la natura (guarda tutte le foto qui). Che stia arrivando nuova musica targata Harry Styles?

Harry per Rolling Stone: l’intervista

Ecco l’intervista completa di Harry per Rolling Stone in lingua originale: www.rollingstone.com/harrystyles

Di seguito la traduzione in italiano delle dichiarazioni più significative dell’artista per la rivista:

HARRY SU STEVIE NICKS

“Lei é sempre lì per te. Sa di cosa hai bisogno: che sia un consiglio, un po’ di saggezza, una camicetta o uno scialle. Stevie é responsabile di più mascara colato – incluso il mio- di tutti i brutti appuntamenti mai successi.”

HARRY SUL SUO NUOVO ALBUM

“É tutto sul sentirsi tristi e sul sesso.”

HARRY SULL’AMICIZIA

“Sono più aperto. Sto scoprendo quanto mi fa sentire meglio essere più aperto con i miei amici. Sentirmi vulnerabile, invece di tenermi tutto dentro.“
“Mi sento molto fortunato ad avere amici di sesso maschile che parlano dei loro sentimenti. Un amico di mio padre una volta mi ha detto ‘Siete molto più bravi di noi ora. Non ho mai avuto degli amici con il quale parlare di come mi sentivo. È una buona cosa che vi conosciate perché parlate di cose serie. Noi non lo facevamo.”

HARRY SUGLI ARGOMENTI CHE TRATTERANNO LE SUE NUOVE CANZONI

“Vi posso assicurare che posso essere abbastanza patetico quando sono geloso. Quando mi sento felicissimo, o tristissimo, quando provo pena o quando sono arrabbiato con me stesso – è una sensazione diversa condividere tutto questo”

HARRY SUI ONE DIRECTION

“Quando ero nella band avevo costantemente paura di sbagliare una nota. Sentivo così tanto peso dentro in termini di commettere errori. Ricordo che quando firmai il mio contratto discografico chiesi al mio manager: “Cosa succede se vengo arrestato? Significa che il contratto è nullo?” Adesso sento come se le fans mi avessero concesso un ambiente nel quale essere me stesso, crescere e creare un posto sicuro per commettere errori ed imparare da essi.”
“So che è una cosa che succede sempre. Quando qualcuno esce da una band, dice ‘Non sono stato io. Sono stato trattenuto.’ Ma sono stato io. E non mi sento affatto trattenuto. E ‘stato così divertente. Se non mi fosse piaciuto, non l’avrei fatto. Non è che fossi legato a un radiatore”
È il mio spiacevole dovere chiedere: vede i 1D come un’era finita? “Non lo so”, dice. “Non credo di dire mai che non lo farei mai più, perché non mi sento così. Se c’è un momento in cui tutti vogliamo davvero farlo, quella sarà l’unica volta in cui lo faremo, perché non penso che dovrebbe trattarsi di nient’altro se non del fatto che pensiamo tutti ‘Ehi, questo è stato davvero divertente. Dovremmo farlo di nuovo.’ Ma fino a quel momento, mi sento come se mi piacesse davvero fare musica e sperimentare. Mi piace troppo fare musica in questo modo per vedermi fare un passaggio completo, per tornare indietro e farlo di nuovo. Perché penso anche che se tornassimo a fare le cose allo stesso modo, non sarebbe lo stesso, comunque.”
Quando la band è entrata in pausa, ha portato quelle amicizie con sé? “Sì, penso di sì”, dice. “Decisamente. Perché, soprattutto, siamo le persone che lo hanno attraversato. Lo avremo sempre, anche se non siamo più così vicini. E il fatto è che solo perché fai parte di una band con qualcuno, non significa che devi essere il suo migliore amico. Non è sempre così che funziona. Solo perché i Fleetwood Mac litigano, non significa che non siano fantastici. Penso che anche nei disaccordi, ci sia sempre un rispetto reciproco: abbiamo fatto insieme questa cosa davvero interessante e ce la faremo sempre. È troppo importante per me essere per dire ‘Oh, è fatto.’ Ma se succede, accadrà per le giuste ragioni. “

HARRY SULLE DIVERSITA’ E LA SUA ABITUDINE DI CELEBRARLE NEI SUOI CONCERTI

“Voglio che le persone si sentano sicure di essere quello che sono, capita ad un concerto di avere un momento dove si realizza che non si è soli. Sono consapevole che data la mia posizione di ragazzo bianco, non ho vissuto le stesse cose che hanno passato molte delle persone che vengono ai concerti. Non posso dire di sapere come ci si sente, perché non lo so. Quello che voglio cercare di dire infatti, non è ‘Capisco come ti senti’. Cerco solo di far sentire le persone incluse ed ascoltate”.
Durante il tour, aveva diversi sticker sulla chitarra, appartenenti a diversi movimenti come End Gun Violence o Black Lives Matter.
“Non voglio mettermi al comando di queste cause. Si tratta semplicemente di non ignorarle. Ero un po’ nervoso prima di farlo [mettere gli sticker sulla chitarra], perché l’ultima cosa che volevo fare è mostrarmi come ‘il bravo ragazzo’ che vuole attenzione. Non volevo che nessuna delle persone coinvolte nel movimento pensasse “e tu che cazzo ne sai?”, ma quando l’ho fatto, ho realizzato che le persone mi avevano capito. Tutti in quella stanza erano nella stessa barca, e tutti sapevano ciò per cui combattevo. Non sto dicendo che so come ci si sente, sto solo cercando di dire ‘Io vi vedo’.”
“Non si tratta di ‘capisco com’è’, perché in realtà non lo capisco. Per esempio, io torno a casa di notte camminando la maggior parte delle volte. Ne stavo parlando con una mia amica e lei mi ha detto ‘Ma ti senti al sicuro?’ Sì, mi sento al sicuro. Ma mentre cammino, so che molte delle mie amiche non si sentirebbero allo stesso modo. Non sto dicendo che so cosa provano queste persone, semplicemente ne sono al corrente”.
“Se sei bianco, se sei nero, se sei gay o se sei etero, se sei transgender – chiunque tu sia, chiunque tu voglia essere, ti supporto. Amo ognuno di voi”.

HARRY SUL GIORNO DEL SUO COMPLEANNO

A Febbraio, Harry ha passato il giorno del suo 25° compleanno da solo in un caffè a Tokyo a leggere “L’uccello che girava le viti del mondo” di Haruki Murakami. “Adoro Murakami, è uno dei miei preferiti. Leggere non era davvero il mio forte. Avevo dei tempi di attenzione brevi. Uscivo con una persona che mi ha dato dei libri; mi sentivo in dovere di doverli leggere perché lei avrebbe pensato che fossi stupido se non lo avessi fatto. ” Un amico gli ha dato Norwegian Wood “E’ stato il primo libro, forse l’unico, per cui l’unica cosa che volessi fare tutto il giorno era leggerlo. Ho passato un compleanno molto alla Murakami perché alla fine sono rimasto a Tokyo da solo. A colazione ho mangiato pesce grigliato e zuppa di miso poi sono andato in questo bar. Mi sono seduto, ho bevuto tè e letto per cinque ore.”

HARRY SULLE RELAZIONI PERSONALI

“Non è come se mi fossi seduto e fatto un’intervista e detto: ‘Quindi, ero in una relazione, ed è quello che è successo.’ “Perché, per me, la musica è il luogo in cui lascio tutto. È l’unico posto, stranamente, in cui ci si sente bene nel lasciare indietro quella croce.”

HARRY SULLA MEDITAZIONE

“Ero molto scettico quando ho iniziato, ma penso che sia stata proprio la meditazione a farmi pensare e preoccupare di meno al futuro ed anche al passato. Sento come se vivessi di più le cose, cose che prima ignoravo perché ero sempre di fretta. Mi ha anche spinto ad essere più aperto ed a confidarmi con i miei amici. Non è sempre una cosa facile da fare entrare in una stanza e confessare ‘Ho sbagliato, mi sono sentito in questo modo, e dopo ho pianto’. Ma è proprio quando ti lasci portare in quello stato di vulnerabilità che raggiungi il livello massimo di apertura. È in quel momento che pensi ‘Oh, sto vivendo davvero cazzo’”.

HARRY SUL FEMMINISMO E LE SUE FAN

“Sono le più oneste, soprattutto se parli di ragazze adolescenti, ma anche le più grandi. Hanno quel rilevatore di cazzate. Vuoi persone oneste come tuo pubblico. Abbiamo ormai superato la stupida storia del ‘Oh, queste persone sono ragazze, quindi non sanno di cosa stanno parlando.’ Sono loro che sanno di cosa stanno parlando. Sono le persone che ascoltano ossessivamente. Hanno proprio questa merda. Lo stanno dimostrando. Penso che alla fine il femminismo significhi che uomini e donne dovrebbero essere uguali, giusto? La gente pensa che se dici ‘Sono una femminista’, significa che credi che gli uomini dovrebbero bruciare all’inferno e che le donne debbano calpestarli. Invece no, pensi che le donne dovrebbero essere uguali. Non mi sembra una cosa folle. Sono cresciuto con mia mamma e mia sorella – quando cresci intorno alle donne, la tua influenza femminile è solo più grande. Naturalmente uomini e donne dovrebbero essere uguali. Non voglio molto credito per essere un femminista. È piuttosto semplice. Penso che gli ideali del femminismo siano piuttosto semplici”

HARRY SUL TOUR

“Per me, la cosa più bella del tour è stato che la sala è diventata lo spettacolo. Non sono solo io.Sono solo un ragazzo, in piedi davanti ad una stanza, che chiede a loro di sopportarlo.”
“È sempre una stanza piena di persone comprensive ed aperte, perché se sei una persona che si sente un outsider, non ti ritrovi spesso in una folla del genere”.

HARRY SUL PROCESSO DI SCRITTURA DELLE CANZONI

Parlando dello studio di registrazione di Malibu, dove ha registrato nuove canzoni:
“Abbiamo dei funghetti allucinogeni, ci siamo stesi sull’erba e abbiamo ascoltato al sole Ram di Paul McCartney, girato gli altoparlanti verso il giardino…Sentiresti andare il frullatore e penseresti : “E così ci stiamo tutti facendo un margarita ghiacciato alle 10 del mattino”. Indica un punto: “Qui è dove ero messo quando ci siamo fatti i funghi e mi sono morso la punta della lingua. Cercavo di cantare con tutto quel sangue che mi sgorgava/veniva fuori dalla bocca. Tanti cari ricordi in questo posto. Siamo stati qui a Malibu per sei settimane senza andare in città. La gente avrebbe portato i cani, i figli. Noi ci siamo presi una pausa per fare tornei di mosca-cieca. Valori della famiglia!”
“Funghi e sangue. Adesso c’è il titolo di un album.”

Harry Styles per Rolling Stone: le foto

https://twitter.com/hsicandids/status/1166021917498699776?s=20

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L’annuncio di Rolling Stone

Ecco l’annuncio di Rolling Stone con una prima immagine della copertina dedicata ad Harry:

Dove acquistare la rivista in Italia:

La rivista si potrà acquistare in tutte le edicole che trattano magazine internazionali!