La giornata per me inizia presto. Parto da Milano alle 8 di mattina con l’autista alla guida del minivan che servirà per trasportare la band da un posto all’altro nel corso della giornata. Dopo 3 ore di viaggio arriviamo a Pisa, e la prima tappa è subito il MY hotel dove recuperiamo, oltre a Tomo, anche il manager della band Jon e il cameraman Nick, addetto alle riprese on the road di questo tour. Ci confermano che Jared e Shannon sono già a Firenze dalla sera prima. Una volta saliti a bordo, Tomo inizia a svelarci tutto il suo amore per l’espresso italiano, descrivendolo come “dannatamente superiore” a qualsiasi altro caffè del mondo.

Ci fermiamo in un autogrill per fare rifornimento e ne approfittiamo per mangiare un sandwich.

Arrivati a Firenze, dopo qualche difficoltà a trovare la strada giusta dovuta a dei lavori in corso, raggiungiamo il ristorante dove ci stanno aspettando Shannon, Jared e la sua assistente personale Emma. Da li ci dirigiamo tutti insieme verso TRL, poiché mancano solo 20 minuti alla diretta.

Giunti in Piazzale Michelangelo, il nostro pulmino viene subito riconosciuto e decine di fan partono all’assalto alla ricerca delle prime foto e autografi. Raggiungiamo facilmente l’area backstage della trasmissione anche grazie all’efficienza degli uomini della security che proibiscono che le persone ci blocchino la strada piazzandosi davanti al minivan.

Il pubblico è davvero numeroso in piazza per i 30 Seconds To Mars. Sotto il palco dominano gli Echelon italiani, vestiti in bianco e muniti di riproduzioni fedelissime di maschere e bandiere che abbiamo già visto nel nuovo videoclip della band “From Yesterday”.

Inzia la diretta e la folla va in delirio quando la band viene ufficialmente presentata e sale sul palco di TRL Firenze. Subito la consegna dell’award vinto a Milano in occasione dei TRL Awards nella categoria “Best New Act”.

L’entusiasmo dei fans nel poter finalmente vedere da vicino i 30 Seconds To Mars è un continuo boato assordante che sembra attenuarsi solo nel momento in cui Jared Leto prende il microfono per ringraziare tutti del supporto e per aver permesso alla band di vincere l’award.

Poi arriva un diluvio che penso che i presenti se lo ricorderanno per un bel po’. Ma i fans restano li sotto il palco a cantare e acclamare i loro beniamini che sembrano indifferenti alla pioggia violenta.

Lasciamo Piazzale Michelangelo inseguiti da una trentina di ragazze urlanti che tentano in ogni modo di accerchiare il pulmino sbattendo le mani sui vetri (scena che ha ricordato a Shannon uno degli zombie movie di Gorge Romero). per dirigerci verso il centro dove ci aspettano al negozio di Dolce&Gabbana per un servizio fotografico e intervista con Vanity Fair.
Ai ragazzi viene data la possibilità di scegliere tra i costosissimi capi, quelli più di loro gradimento per il servizio fotografico.
Tutti sembravano avere le idee abbastanza chiare, tranne Shannon che dopo aver provato circa 10 paia di scarpe differenti, ha lasciato che decidessi io quale scegliere.

Una volta ultimato il servizio, è stata la volta dell’intervista con la giornalista di Vanity Fair.
Io non assisto all’intervista, ma mi riferiscono che da subito l’intervistatrice assume un’atteggiamento decisamente provocatorio ed invadente, arrivando a chiedere a Jared se è gay e se è vero quanto si vocifera che si fa di crack, in merito (lei afferma di aver letto dei commenti su youtube dove si parlava di queste cose). Jared si alza e dice “Credevo fossi qui per parlare di musica, non di gossip” e accenna di andarsene. L’intervista poi fortunatamente viene ripresa e terminata in modo regolare e Jared sul finale trova anche qualche minuto per chiarire ogni dubbio alla giornalista in merito alla sua reazione. Purtroppo come tante volte accade, l’intervista viene poi pubblicata, riportando esclusivamente la versione dei fatti della giornalista, in questo caso piuttosto discutibile.

Ormai sono le 8 ed è ora di tornare a Pisa per il concerto. Arriviamo nel backstage del palco e subito la band imbraccia gli strumenti e si prepara a salire sul palco.

Subito dopo lo show è il momento del meet&greet con i 10 membri del team vincitori. Si scattano foto e si firmano autografi.

Sono le 2 quando lasciamo il luogo dello show e ci dirigiamo tutti in un tranquillo ristorante in centro a Pisa per una cena posticipata, chiacchierando degli eventi più significativi della giornata.

Una cosa è certa: i 30 Seconds To Mars non si scorderanno tanto facilmente dell’amore dimostrato dai fans italiani.

Stefano – Team World Staff