Da anni si dibatte sulla fatidica domanda: le sigarette elettroniche fanno male o no? Le tesi sono le più disparate, e studi sull’argomento continuano a essere pubblicati ogni giorno, data anche la diffusione di questo strumento. Ciclicamente, giornali e riviste pubblicano titoli contrastanti e, un giorno, sembra che le sigarette elettroniche siano nocive e, il giorno dopo, che invece siano innocue.

Per fare chiarezza sull’argomento, qui di seguito faremo una breve panoramica sugli studi attuali e su quali sono gli argomenti più dibattuti.

La sigaretta elettronica fa smettere di fumare?

La sigaretta elettronica, anche detta E-Cigs, nasce nel 1963 negli Stati Uniti, ma viene commercializzata solo all’inizio del nuovo millennio, grazie al farmacista cinese Hon Lik. Le E-Cigs vengono inventate e messe sul mercato proprio come metodo per smettere di fumare le classiche bionde.

Ma davvero funziona? Attualmente, alcuni studi sembrerebbero, almeno in parte, incoraggiare questa tesi.

Secondo alcune ricerche, condotte su un campione di fumatori che hanno usato le sigarette elettroniche per almeno sei mesi, circa un terzo ha ridotto il numero di sigarette fumate giornalmente, poco più di un terzo invece ha totalmente rinunciato alle sigarette di tabacco. Di questo ultimo gruppo, circa uno su sette, ha detto basta del tutto al fumo, e non ha fatto ricorso nemmeno più alle E-Cigs.

Ancora una volta, quindi, non esiste un metodo infallibile per smettere, se non nella volontà dell’individuo di togliersi il vizio.

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Il liquido delle sigarette elettroniche è nocivo?

Uno degli argomenti più dibattuti sulle sigarette elettroniche, è se il contenuto del liquido della sigaretta elettronica faccia male o meno per l’organismo umano. Si tratta di una miscela composta di aromi, glicerolo, acqua, glicole propilenico e nicotina. Le percentuali di questi ingredienti cambiano da prodotto a prodotto e alcune non contengono nicotina. Al di là di quest’ultima sostanza, la cui nocività è oramai conclamata, gli altri elementi contenuti nel liquido delle sigarette elettroniche, sono prodotti naturali che si trovano anche negli alimenti. Sembrerebbero quindi innocui. Tuttavia, sono continue le ricerche per capire se una sigaretta elettronica senza nicotina faccia male o meno.

In verità, gli studi si sono concentrati su cosa succede a queste sostanze, una volta riscaldate e inalate. È stato per esempio dimostrato, che il glicerolo e il glicole propilenico, ad alte temperature, possono dar vita a sostanze pericolose e dannose, quali l’acroleina e agenti di formaldeide, quindi, anche il vapore della sigaretta elettroniche fa male se il liquido raggiunge temperature elevate.

Gli stessi studi, tuttavia, hanno sottolineato come la stragrande maggioranza dei modelli delle sigarette elettroniche, non raggiungeva temperature o voltaggi tali da produrre queste sostanze. Il vero punto di forza delle E-Cigs, dall’altro lato, resta l’assenza di combustione per creare il vapore. Le sigarette classiche, a causa del fuoco che brucia tabacco e carta, producono più di 4000 sostanze chimiche, tra cui il catrame, altamente pericoloso per la salute.

Un altro elemento delle sigarette elettroniche, messo sotto la lente d’ingrandimento dai ricercatori, è la resistenza. Questa parte è formata, tra le altre cose, da cotone imbevuto di liquido e si riscalda generando il vapore delle E-Cigs. Gli studi hanno indagato a lungo sull’ipotesi che, l’utilizzo continuo e prolungato, potesse far rilasciare alla resistenza particelle micro di metalli nel vapore. Le ricerche hanno mostrato che questo è possibile, ma al tempo stesso è stato evidenziato che può succedere solo in caso le parti non vengano cambiate regolarmente, come consigliato dagli stessi produttori.

Cosa dice l’organizzazione mondiale della sanità sulle E-Cigs

Ovviamente, anche l’organizzazione mondiale della sanità è intervenuta sull’argomento con un ampio studio. Come avrete già capito, le sigarette elettroniche presentano alcuni fattori di rischio e alcune sostanze che potenzialmente risultano dannose. L’organizzazione mondiale della sanità ha rimarcato questi concetti, ma al tempo stesso ha sottolineato che restano meno nocive delle classiche bionde. Tuttavia, non sono riusciti a quantificare quanto meno dannose siano, rispetto alle sigarette di tabacco.
Alcuni studiosi si sono lanciati in stime che, facendo 100 il rischio delle bionde, hanno attribuito un valore di rischio alle E-Cigs tra il 5 e il 20. In realtà, si tratta di stime e nessun può al momento quantificare la nocività delle E-Cigs rispetto alle sigarette normali.

In definitiva, le sigarette elettroniche fanno male o no? Da quanto scritto possiamo affermare che le E-Cigs, se ben adoperate e manutenute, sono meno dannose delle sigarette normali, anche se non sappiamo di quanto. Per quanto banale, se non volete correre alcun rischio per la vostra salute, la soluzione resta una sola: smettere totalmente di fumare.