In ambito lavorativo si sente spessissimo parlare di call, per esempio “ho una call”, “fissiamo una call”. Se mastichi l’inglese saprai bene che altro non è che una telefonata: il verbo to call, tra i suoi vari significati, ha infatti anche quello di “chiamare al telefono”. Ma perché non si utilizza il termine italiano?

In determinati ambienti lavorativi l’utilizzo di termini anglofoni è molto frequente: da un lato aiutano a dare un tono alle conversazioni, dall’altro sono effettivamente più rapidi, sintetici e veloci rispetto alla loro traduzione in italiano (vedi “call e telefonata”). Non da meno anche la semplice motivazione “suonano meglio”, come una canzone che – se tradotta – non rende come nella sua versione originale.

È facile però incappare in situazioni dove l’utilizzo di parole straniere finisce per essere un modo per camuffare una poca preparazione o per per dare un senso di “prestigio” e “professionalità” nascondendosi dietro terminologie ed espressioni non sempre di facile comprensione per tutti.

Se entri in un ufficio che si occupa di digital marketing e ti viene chiesto di fissare una call, non ti sembrerà un’espressione così fuori luogo, diverso se – non trovando posto dal parrucchiere – ti venga richiesto di “fare una call per fissare un appuntamento”…

Cosa vuol dire call in ufficio

In ambito lavorativo (nella maggior parte dei casi, ma è un termine che puoi sentire anche in altri contesti) il significato di call è telefonata, riunione telefonica (o anche su Skype per esempio). Nel caso di videochiamata però è più corretto dire “video-call”.

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