Se stai per andare a un concerto allo Stadio Olimpico di Roma, una delle preoccupazioni più comuni potrebbe essere la visuale dei posti che hai acquistato (o che intendi acquistare). Poiché lo stadio è di grandi dimensioni e la visuale può variare notevolmente, è importante conoscere alcuni suggerimenti per assicurarti una buona visuale durante il concerto.

Lo Stadio Olimpico di Roma è uno degli stadi più grandi e iconici d’Italia: oltre ad ospitare eventi sportivi – come le partite di Serie A – è una venue scelta per grandi concerti di livello mondiale. Lo Stadio ha una capienza massima di 72.698 spettatori e i suoi settori principali sono: Curva Nord, Curva Sud, Tribuna Monte Mario e Tribuna Tevere.

Continua a leggere per scoprire come scegliere il miglior posto allo Stadio Olimpico di Roma.

Come scegliere i migliori posti all’Olimpico di Roma

Innanzitutto, è importante scegliere i posti con attenzione. Se stai acquistando i biglietti online, puoi controllare la mappa del posto per vedere esattamente dove si trovano i posti in relazione al palco.

Per i grandi eventi – mappa dei settori e prezzi dei biglietti – vengono generalmente resi noti all’avvio della vendita, pertanto dovrai essere molto veloce nell’individuare il settore di tuo interesse.

Visuale posti Stadio Olimpico Roma

In generale, i posti migliori per un concerto allo Stadio Olimpico di Roma sono quelli collocati nelle due tribune centrali (Monte Mario/Tevere), perché offrono una visuale completa del palco, ma è ovviamente fondamentale capire com’è a sua volta collocato.  Il prato notoriamente offre l’esperienza più coinvolgente e si trova a ridosso del palco.

Come detto è fondamentale capire come sono stati suddivisi i settori, se per esempio sono numerati i primi sono quelli che offrono la visuale migliore. Quando la medesima potrebbe essere limitata/ostruita viene sempre specificata. Da fare da padrone nella scelta del miglior posto allo Stadio Olimpico è anche il prezzo: più costa più la visuale è ottimale (fatta eccezione per la questione “prato”, settore spesso preferito a priori perché “al centro della scena”).