YESTERDAY, film del premio Oscar® Danny Boyle, racconta la storia di uno spiantato cantautore del Suffolk che, dopo un blackout, si accorge di essere l’unico al mondo a ricordare l’esistenza dei Beatles.

Gli attori protagonisti sono Himesh Patel nei panni di Jack, Lily James in quelli di Ellie e Ed Sheeran nei panni di sé stesso.

Yesterday: perché è un film da vedere

Continua a leggere per scoprire 5 motivi per guardare “Yesterday”:

#1 – L’IDEA (SEMPLICE MA GENIALE) DEL FILM

Immagina di essere l’unica persona al Mondo a ricordare l’esistenza della tua band preferita. Improvvisamente, dopo un blackout, sei la sola persona che conosce le loro canzoni. Ma non è tutto: il tuo sogno è quello di fare Musica, ma non hai successo. E se decidessi di cantare i brani della band dimenticata da tutti?

Nel film “YESTERDAY” accade proprio questo: Jack Malik è un giovane cantautore che vive in una minuscola cittadina di mare inglese i cui sogni di gloria stanno sfumando rapidamente nonostante la strenua devozione e il sostegno della sua migliore amica d’infanzia Ellie. Ma dopo un singolare incidente in autobus, nel corso di un misterioso blackout globale, Jack si risveglia e scopre che i Beatles non sono mai esistiti… e si ritrova con un problema davvero molto complicato.

Cantando e suonando le canzoni della più grande band rock della storia a un mondo che non le ha mai sentite – e con un piccolo aiuto della sua agente americana dal cuore di pietra Debra, e del suo roadie tanto buono quanto inaffidabile Rocky – Jack diventa incredibilmente famoso. Mentre la sua fama cresce, però, lui rischia di perdere Ellie – l’unica persona che ha sempre creduto in lui. La porta tra la sua vecchia vita e quella nuova si sta per chiudere e Jack dovrà tornare al luogo a cui apparteneva un tempo per provare che ‘all you need is love’, l’amore è tutto quello che serve.

#2 – CHI HA FATTO IL FILM

Bastano due nomi per “convincerti”: Danny Boyle e Richard Curtis.

Danny Boyle ha vinto l’Oscar® come “Miglior regista” per The Millionaire e ha diretto titoli del calibro di “Trainspotting” e “28 giorni dopo”. Lo sceneggiatore Richard Curtis nel 1995 ha avuto una nomination all’Oscar alla migliore sceneggiatura originale per il film “Quattro matrimoni e un funerale”. Oltre a questo, ha firmato la sceneggiatura di altri film di successo come “Il diario di Bridget Jones”, “Notting Hill” e “Love Actually – L’amore davvero”.

Due professionisti che hanno volutamente scelto di restare in Inghilterra, ignorando le sirene di Hollywood. I loro film hanno rivoluzionato il modo di vedere il cinema britannico moderno.

Si unisce a Curtis e Boyle dietro le quinte un abile e collaudato gruppo di collaboratori di talento tra cui: il direttore della fotografia CHRISTOPHER ROSS (Terminal, Cats di prossima uscita), il montatore JON HARRIS (Kingsman: Secret Service, 127 ore), lo scenografo PATRICK ROLFE (T2 Trainspotting, Millennium – Uomini che odiano le donne), la costumista LIZA BRACEY (Appuntamento al parco, La ragazza che sapeva troppo), il supervisore alla musica ADEM ILHAN (The Ones Below, In the Loop) e il compositore DANIEL PEMBERTON (Steve Jobs, Spider-Man: Un nuovo universo).

#3 – LA PRESENZA DI ED SHEERAN (CHE HA ISPIRATO IL FILM)

Ed Sheeran non ha fatto un semplice cameo: è a tutti gli effetti un attore del cast. Nel film Ed interpreta sé stesso. Ma non è tutto.

Ed Sheeran è un grande amico dello sceneggiatore di “YESTERDAY” Richard Curtis che dichiara:

“Ed è il figlio che non ho mai avuto. Da giovane avevo i capelli arancioni e Ed ha i capelli arancioni. La verità è che in qualche modo questo film era su Ed — nella misura in cui è un Ed che non ha avuto successo, viene dal Suffolk ed è fidanzato con una ragazza con cui andava a scuola, che è la stessa storia di Jack. Nella mia testa ci sono ogni tipo di ingredienti della vita di Ed perché lo conosciamo da anni. Eravamo in Suffolk con Danny quando Ed è venuto a cena e Danny gli ha detto, ‘Dovresti essere nel film. Dovresti essere tu la persona famosa che trova la nostra persona non famosa e la aiuta a sfondare.’”

Nonostante questo, Ed Sheeran non è stata la prima scelta del film.

Originariamente questa parte era stata scritta per Chris Martin dei Coldplay, che ha rifiutato. Ed ha invece immediatamente detto di sì a Richard e, durante le riprese, ha sfruttato ogni opportunità per punzecchiare i filmmaker sul fatto di essere stato la seconda scelta.

Perché Ed Sheeran interpreta sé stesso?

A rispondere è il regista Danny Boyle:

“Sheeran ha vissuto le stesse cose nella sua carriera – è stato un cantautore che si esibisce in pub locali nel Suffolk che viene catapultato alla ribalta e a un incredibile successo e fama con un corpo di canzoni che lo hanno portato fin là. Niente a che vedere con la celebrità in nessun senso della parola, ma reale capacità e abilità nello scrivere le canzoni, e fatica. Sembrava perfetto usarlo nel film, semplicemente com’è.”

Una volta salito a bordo Sheeran, Boyle gli ha richiesto lo stesso livello di impegno che chiede a tutti i suoi attori, essendo quello di Ed un ruolo chiave nel film.

#4 – LA COLONNA SONORA

Il produttore dell’album, Daniel Pemberton, compositore nominato per due volte ai Golden Globe, ha creato una colonna sonora che riflette il film, una vera e propria esperienza di ascolto, destinata ad essere riprodotta dall’inizio alla fine. “In definitiva, questo film è un grande esempio del potere della canzone” dice Pemberton. “La musica è qualcosa che si connette con così tante persone; può cambiare il mondo. E’ bello che me lo ricordi”.

Per Himesh Patel, l’attore principale del filmdiventato un fan dei Beatles in tenera età grazie a sua madre – è stato un onore poter registrare queste canzoni leggendarie:

“Siamo rimasti fedeli alle canzoni dal punto di vista sia musicale che lirico, ma le abbiamo anche rese proprie di Jack. E’ stato bello ricordare queste meravigliose canzoni e suonarle a modo mio. Questo film serve come introduzione a molti giovani che non hanno avuto il privilegio di ascoltare i Beatles. Sia i fan irriducibili sia coloro che sono nuovi alla loro musica apprezzeranno il film per ragioni diverse, in ogni caso la storia conferma la magia delle loro canzoni”.

#5 – I LUOGHI DEL FILM

Un’altra incontestabile star del film è la location principale: il Suffolk e i suoi confini. Centrale per il percorso emotivo di Jack è dove il film comincia e finisce, sia letteralmente che metaforicamente.

Per Ed Sheeran, girare nei luoghi in cui è cresciuto si è dimostrata un’arma a doppio taglio: “da una parte, è bello mantenere questo piccolo spazio meraviglioso e segreto, ma è anche bello mostrarlo su scala globale come abbiamo fatto noi nel film”.

Due scene fondamentali si svolgono al Pier Hotel sulla spiaggia a Gorleston-on-Sea.

In una scena flashback che ha luogo prima del suo incidente, Jack ed Ellie arrivano al Pier Hotel per un concerto, solo per scoprire che è chiuso da tre mesi. “Jack ha pianificato l’ordine e l’elenco delle canzoni con grande cura e alla fine non riesce a suonare neanche una canzone,” dice Curtis. “Un anno dopo, quando è improvvisamente diventato la persona di maggiore successo nella Storia, abbiamo deciso che lo avremmo fatto esibire dall’altra parte dell’hotel su una terrazza che si affaccia sul mare. Non ha mai avuto più di 17 spettatori, e improvvisamente ha una folla di 5.000 persone. Ci è piaciuta molto anche l’idea che fosse sul tetto perché c’è il riferimento ai Beatles che si esibiscono sul tetto della Apple cantando ‘Get Back’ e ‘Don’t Let Me Down.’”

Il ritorno a Liverpool

La produzione è ritornata a Liverpool per un paio di scene quando Jack scappa da L.A. alla vigilia del debutto del suo album per cercare di connettersi con lo spirito dei Beatles nella loro città natale.

“È strano per lui andare a Liverpool perché lui sta tipo rubando le canzoni,” dice Boyle. “Ma c’è un legame tra il talento di un cantautore e il suo hinterland — tutti gli elementi e la cultura lo alimentano e producono la musica. Jack va e semplicemente vi si aggancia. Io credo si possa perdonare perché c’è il pericolo che le canzoni vengano dimenticate, e lui le sta restituendo alla gente. Sembrava giusto ritornare a Liverpool per filmarla in un modo che sembrasse che i Beatles non fossero mai esistiti. Cosa molto difficile a Liverpool perché là sono tutti orgogliosi dei Beatles. Abbiamo dovuto fare un po’ di cancellature digitali!”