Andy Eynaud, batterista della band dei Sonohra, risponde alle vostre domande (intervista del mese di Aprile 2011):

Andy (Andrea) Eynaud, classe 1988 e nato alle Isole Mauritius, è l’ultimo entrano dell’attuale formazione della band dei Sonohra. E’ figlio unico, è del segno del Capricorno, nel suo ipod non mancano mai Muse e Blink 182 e ha iniziato a “picchiar duro” sui piatti della batteria all’età di 8 anni.

Iniziamo la nostra chiacchierata con Andy, avvenuta in un backstage, facendone un rapido identikit:

Andy Eynaud è nato il 22 Dicembre del 1988. E’ figlio unico. Suona la batteria e la chitarra e ha una stima particolare per Travis dei Blink 182 band preferita insieme ai Muse. E’ il poliglotta del gruppo: ha studiato inglese, francese e spagnolo. Se vi capiterà di incontrarlo in qualche locale, non offritegli da bere. Non beve. Al massimo potreste proporgli una nuotata o un giro in bici, essendo entrambi sport da lui assiduamente praticati. Se state pensando ad un regalo: optate per le scarpe! Porta il numero 44 e i suoi colori preferiti sono il blu, l’azzurro e il verde.

La sua carriera universitaria è durata 24 ore: è entrato in aula (Facoltà di Economia). A metà mattina ha fatto pausa. E’ tornato in aula. Non essendoci più posto a sedere, si è appoggiato al muro. Buio. Il professore gli ha chiesto gentilmente di evitare di premere l’interruttore. Andy è uscito dall’aula ed è tornato ad impugnare a tempo pieno le bacchette della fedele batteria.

Il rapporto tra Andy e l’università continua sotto forma di tessera: quella che usa per avere gli sconti. Stop.

Il suo “gancio” con i Sonohra è stato l’amico di vecchia data – nonché chitarrista della band – Pietro Cuppone: è stato lui a presentarlo a Luca e Diego che, apprezzandone il talento, gli hanno proposto di unirsi alla band complice l’imminente dipartita di Jacopo Tini, impegnato in altri progetti. Andy non è nuovo nell’ambiente: ha alle spalle un’intesa gavetta al fianco di Paolo Meneguzzi.

Ma entriamo nel vivo della nostra chiacchierata:

Andy quale pensi sia il grande “difetto” dell’ambiente in cui lavori ?

Senza dubbio il fatto che conti molto più l’apparenza che la sostanza. E’ molto più facile, ed immediato, essere apprezzato per quello che rappresenti. Quello che sei realmente interessa a pochi. Non c’è – nella maggior parte dei casi – la voglia di andare oltre…forse perchè c’è il rischio di rimanerne delusi! E’ molto più facile pensare che il tuo idolo sia in un determinato modo, piuttosto che scoprire che magari è pure antipatico (ride)!

Se ti avessero proposto la partecipazione ad un talent show, avresti accettato?

Assolutamente no! Non li guardo in TV e non ne avrei mai preso parte. E’ una strada percorribile, soprattutto in questi ultimi anni, ma a parer mio si viene catapultati con troppo fretta in una realtà a cui è meglio avvicinarsi con la classica gavetta. Bisogna abituarsi giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno. Solo così si arriva ad una maggiore consapevolezza, la stessa che ti dà la forza di andare avanti anche davanti alle avversità, ai problemi…al disco “sbagliato” o all’esibizione non proprio perfetta. Il percorso fatto dai Sonohra, per esempio, trovo sia di tutto rispetto!

Qual’è il tuo brano preferito nella discografia dei Sonohra?

(ci pensa) “Good Luck My Friend” e “L’Amore”. A livello musicale impazzisco per l’album “Metà”….spacca davvero!!!

…E quello che preferisci suonare dal vivo?

Tutti! Ma se devo decidere….tra tutti quelli che danno più soddisfazione, direi “Good Luck My Friend”, “Prendimi Adesso” e “Love is here”.

Svelaci un pregio e un difetto di Luca e Diego…

Hanno un sacco di pregi…nonostante il successo sono ragazzi super tranquilli e soprattutto umili. Nell’ambiente è molto difficile trovare persone come loro. E ti dirò di più: non hanno difetti!

…quanto ti hanno pagato i ragazzi per questa “sviolinata”??

(ride di gusto) macché…lo penso veramente! Ok…Rifatemi la domanda a fine tournée e prometto, che se ne troverò qualcuno, vi svelerò i difetti dei fratelli!

(ci leghiamo al dito la promessa) Andy hai un rito scaramantico prima di salire sul palco?

No…sono troppo agitato per pensare di ricordarmi di avere un rito scaramantico! La cosa che mi ritrovo a fare è quella di battere le dita su qualsiasi superficie…è una sorta di ginnastica per le mani!

Ora che suoni con i Sonohra da qualche mese, è cambiato il giudizio che avevi su di loro?

No perchè, pur conoscendoli di fama, non avevo mai avuto modo di ascoltarli dal vivo. Li avevo ovviamente visti sul palco dell’Ariston a Sanremo con “L’Amore” e mi aveva colpito il loro modo di suonare. Ora che divido il palco con loro posso confermare che sono dei musicisti straordinari! A riguardo la cosa che mi piace di più è quando ci becchiamo a Verona e improvvisiamo delle jam session…Dio che energia che si sprigiona!

Stando in tema di musica, qual’è il primo e l’ultimo concerto a cui hai assistito come spettatore?

Il primo in assoluto è stato quello dei Blink 182, ricordo ancora la data “15 gennaio 2004” a Bologna. L’ultimo in Arena a Verona per Ligabue.

Hai altri interessi oltre la musica?

Mi appassionano molto i misteri del Mondo: sono attratto dai racconti sugli Ufo, dalle profezie, dal paranormale…

Pensi che il Mondo finirà nel 2012?

No…spero che il 2012 segni la fine del “male”, della “negatività”. Quella data segnerà la rinascita del Mondo attuale, con una prospettiva di un maggiore equilibrio, di una maggiore serenità per tutti gli individui che la abitano.

…dopo questo momento particolarmente inteso, risprofondiamo nella “banalità”: ma lo sai che assomigli a Taylor Lautner (Jacob Black in Twlight)?

Me lo hanno detto in tanti in effetti…ma ci tengo a specificare una cosa: essendo nato dopo di me, è lui che mi assomiglia! Quindi se chi ci sta leggendo oggi dovesse incontrarlo…per cortesia gli dica “Ciao Taylor! Ma lo sai che assomiglia a Andy Eynaud ??!”

Sarà fatto Andy….