Sta per giungere al termine il processo per la morte di Michael Jackson che farà chiarezza sulle cause del decesso dell’artista e sull’eventuale coinvolgimento del suo medico personale nella vicenda.

L’accusa sostiene che il dott. Murray abbia somministato a Michael Jackson un potente sedativo che lo avrebbe condotto alla morte.

La difesa ha portato avanti la tesi del suicidio: l’artista potrebbe aver assunto un’ulteriore dose di sedativo mentre il medico era assente, ma la testimonianza del dottor Shaffer ha confermato l’impossibilità dell’autosomministrazione del farmaco: “La dose di anestetico nel corpo di Michael Jackson era troppo elevata perchè se la sia iniettata da solo”.
La deposizione sembra accertare la colpevolezza del medico personale dell’artista ma la difesa ha in seguito intrapreso la strada della depressione del cantante.

Il dottor Allen Metzger ha infatti spiegato che pochi mesi prima di morire, Jackson si era rivolto al suo ex medico personale chiedendogli medicinali che lo aiutassero a dormire.

La causa della morte quindi potrebbe essere il farmaco aggiuntivo che l’artista prendeva per combattere l’insonnia.

Alla giuria ora spetta il compito di riunirsi per giungere al verdetto finale, che sarà reso noto nelle prossime ore.