Che impatto hanno sull’ambiente gli assorbenti che utilizziamo durante il ciclo mestruale? Si possono fare scelte più sostenibili anche i quei giorni del mese? A queste e tante altre domande, troverai risposta nelle prossime righe. Ti invitiamo a leggerlo con attenzione soprattutto se hai la voglia o la curiosità di provare qualcosa di nuovo rispetto ai soliti assorbenti o tamponi usa e getta.

Quanti assorbenti monouso utilizziamo

Secondo le stile di Fater – azienda produttrice di assorbenti Lines e pannolini Pampers – ogni anno in Italia vengono prodotte 900 mila tonnellate di rifiuti di prodotti assorbenti (non solo assorbenti per il ciclo, ma anche salvaslip, pannolini per bambini e adulti che soffrono di incontinenza), pari al 2,5% dei rifiuti solidi urbani. Non ci troviamo quindi di fronte alla principale fonte di inquinamento da rifiuti, ma è anche dalle piccole cose che nascono i più grandi cambiamenti.

Allo stati attuale dei fatti, ogni gesto – anche il più piccolo – può fare veramente la differenza per l’Ambiente.

Come ridurre l’impatto ambientale del proprio ciclo mestruale

Sempre più donne hanno iniziato a preoccuparsi sull’impatto che le loro scelte – durante il ciclo mestruale – hanno sull’ambiente. Ecco le alternative più sostenibili da prendere in considerazione durante quei giorni del mese.

Coppetta mestruale

Ha decisamente una forma che non invita alla sperimentazione e che può “spaventare” essendo molto diversa da un classico assorbente, ma fidati che la coppetta mestruale è tra le alternative più utilizzate da milioni di donne nel mondo!

Altro non è che una coppetta – generalmente in silicone medico – da inserire all’interno della vagina con lo scopo di raccogliere il sangue del flusso. Esistono diverse taglie e per farti guidare sulla scelta della coppetta migliore per te, ti consigliamo di parlare con il tuo ginecologo.

La coppetta può stare all’interno del tuo corpo anche molte ore (fino a 12) e poi va svuotata, lavata e reinserita.

La sua durata arriva anche a 10 anni (ovviamente affidati alla data di scadenza riportata nella confezione) e il costo varia molto dal brand che si sceglie.

Assorbenti lavabili

Hanno la stessa forma degli assorbenti più tradizionali, ma quelli lavabili hanno appunto la caratteristica di poter essere riutilizzati più volte. Il loro utilizzo è identico a quelli monouso, solo che il materiale di cui sono composti si presta al lavaggio.

Possono durare fino a 4-5 anni. Il prezzo varia in base all’assorbenza e ai tessuti scelti.

Mutande assorbenti

Con lo stesso principio degli assorbenti lavabili, troviamo le mutande lavabili. Sembrano slip tradizionali, ma hanno incorporato un assorbente. Vanno cambiate ogni 8 o 12 ore, in base al proprio flusso. Poi si sciacquano con acqua fredda e si lavano in lavatrice fino a 40°.

La loro durata varia in base alla qualità del prodotto scelto, ma solitamente possono essere utilizzate per diversi anni.

Assorbenti compostabili

Sono assorbenti monouso, ma la differenza da quelli tradizionali è che materiali di cui sono composti sono classificati come compostabili. Questo tipo di assorbenti va gettato nell’indifferenziato.

Sono soprattutto utili a chi vive/si trova in condizioni dove c’è poca igiene.

Perché scegliere alternative sostenibili durante il ciclo?

  • Per una questione ambientale = avendo una durata notevolmente più lunga, si riducono i rifiuti;
  • Per una questione economica = essendo prodotti lavabili, un acquisto ci copre per più anni;
  • Per una questione di salute = spesso gli assorbenti/tamponi monouso sono realizzati con materiali che possono causare allergie;
  • Per una questione etica = molti brand che realizzano prodotti sostenibili per le donne durante il ciclo, sono legati a cause umanitarie.