L’Australia è in fiamme: da settembre ad oggi, tutto il continente è colpito da vastissimi incendi che stanno distruggendo la vegetazione, e uccidendo migliaia e migliaia di animali: più di un miliardo tra le varie specie hanno già perso la vita tra le fiamme. L’impatto è, ovviamente, considerevole anche sulla popolazione.

All’interno di questa news cercheremo di spiegare nel modo più semplice e chiaro possibile cosa sta succedendo, perchè sta succedendo, e in che modo il cambiamento climatico è coinvolto nel fenomeno.

Le immagini delle fiamme, degli animali carbonizzati che non sono riusciti a fuggire dal fuoco, e dei volontari che ogni giorno rischiano la vita sono diventati virali, il mondo intero si sta mobilitando e sta parlando dell’argomento, e tutti ci stiamo chiedendo: cosa possiamo fare in concreto per aiutare anche da lontano?

Cosa sta succedendo in Australia?

 

Da settembre ad oggi, più di 200 incendi stanno distruggendo 5 milioni di ettari di terreno. 26 persone hanno perso la vita, migliaia di abitanti sono stati evacuati e case e proprietà sono state distrutte. Inoltre, più di un miliardo di animali hanno perso la vita tra le fiamme, e si presume che molti altri ancora moriranno a causa della mancanza di cibo, acqua e rifugi.

L’Australia brucia: le cause degli incendi

 

L’Australia è un continente molto vasto, che da sempre deve fare i conti con il problema di roghi spontanei.  Le cause sono:

  • le temperature molto elevate: il 18 dicembre il continente ha registrato la GIORNATA PIU’ CALDA DELLA STORIA con temperatura media di 42 gradi. Il 2019 è stato in generale l’anno più caldo e più secco mai registrato dal 1900. Nell’ultimo anno le temperature medie sono state 1,5 gradi più alte rispetto alla media 1961-1990, le massime oltre 2°C in più, ed è mancato oltre un terzo della pioggia che solitamente cade sul continente.
  • i forti venti che causano la rapida propagazione delle fiamme, alimentate da una siccità estrema.
  • i fulmini che si abbattono sulla vegetazione

Il “periodo dei roghi” inizia generalmente ad ottobre, ma quest’anno è cominciato già a Settembre quando uno stabilimento alberghiero nelle montagne del Queensland  ha preso fuoco. Da quel momento, il propagarsi degli incendi è stato incontrollabile, raggiungendo un livello mai registrato prima ed espandendosi in tutto il paese. Nel dettaglio le fiamme hanno raggiunto circa 8 milioni di ettari di territorio tra New South Wales, Victoria, Sud Australia e Queensland.

QUALE VEGETAZIONE STA BRUCIANDO?

La vegetazione interessata riguarda soprattutto foreste di eucalipto e di bush, una savana semi-arida con alberi bassi, fitti o sparsi, composta per la maggior parte da erbe e arbusti.

Gli incendi e il cambiamento climatico

Il cambiamento climatico ha a che fare con gli incendi che stanno devastando l’Australia? SI.

In questi giorni e in quelli passati, in tutta l’Australia le temperature hanno superato i 40°C. Questo caldo incredibile è accompagnato da un’elevatissima siccità in tutto il continente, iniziata già tre anni fa e generata da una peculiare combinazione di fattori:

  • il Dipolo dell’oceano Indiano (IOD), una configurazione che porta aria umida sulle coste africane e aria secca su quelle australiane. Come dimostrato scientificamente, il riscaldamento globale può triplicare la frequenza di eventi estremi nell’IOD.
  • il riscaldamento improvviso della stratosfera (con più di 40 gradi di aumento) nella zona antartica, che ha portato aria calda e secca sul continente
  • lo spostamento verso nord dei venti occidentali che ha portato ulteriore aria calda e secca sull’Australia, probabilmente causato sia dal riscaldamento climatico che dal buco nell’ozono.

Il cambiamento climatico ed il riscaldamento globale hanno giocato quindi un ruolo diretto e molto importante nel favorire questo disastro ambientale che sta attualmente accadendo in Australia.

(dati forniti da ilpost.it, in seguito ad una ricerca di Giorgio Vacchiano, ricercatore in selvicoltura e pianificazione forestale dell’Università degli Studi di Milano)

IL CAMBIAMENTO CLIMATICO E GLI ALLEVAMENTI:

Gli allevamenti sono una delle principali cause del riscaldamento globale e del cambiamento climatico: contribuiscono infatti per più del 15% alle emissioni totali di gas serra globali, e sono causa di emissione di gas come il metano e il protossido d’azoto.

Gli allevamenti producono il 37% e il 65% del metano e del protossido di azoto mondiali. Il sistema degli allevamenti intensivi sprigiona una gamma di agenti inquinanti che danneggiano persone, animali, piante e acqua e contribuiscono in modo diretto e sostanziale al cambiamento climatico.

(dati forniti da animalequality.it

Cosa possiamo fare per aiutare in concreto

 

COMBATTERE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO:

Combattere il cambiamento climatico è fondamentale: cerchiamo quindi con comportamenti collettivi, di fare il possibile. Ridurre il più possibile le emissioni, riciclare tutti i materiali…e soprattutto tenerci INFORMATI su tutte le azioni concrete che possiamo svolgere nel quotidiano.

DONARE PER L’AUSTRALIA:

Non potendo agire in prima persona per aiutare nell’estinzione degli incidenti, o nel salvataggio degli animali colpiti dal fenomeno, quello che possiamo fare è una donazione ad uno dei NUMEROSISSIMI enti che si stanno mobilitando per aiutare il Paese.

Gli enti sono veramente tanti, le possibilità sono varie, e tra tutti noi ne abbiamo scelto uno: “Humane Society International”, che si sta impegnando a fornire aiuti per salvare gli animali in difficoltà, incluse squadre di ricerca e salvataggio e provvigione di cibo e acqua per tutti quegli animali che vivono nelle aree colpite.

Ogni cifra, anche piccola, può essere di grande aiuto: se volete donare, potete farlo qui: Humane Society International.