Harry Styles e il resto del cast di Dunkirk è stato intervistato per la rivista Rolling Stone edizione Messicana.

E’ iniziato ufficialmente il periodo di promozione per Dunkirk, il nuovo capolavoro del regista Christopher Nolan in cui reciterà anche Harry. Il film uscirà nelle sale internazionali il 21 Luglio, qui in Italia è atteso per il 31 Agosto.

In occasione dell’uscita della pellicola Harry, insieme al l resto del cast, oltre ad essere stato protagonista di un servizio durante il programma statunitense Entertainment Tonight,  è stato intervistato dalla rivista messicana Rolling Stone.

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Ecco la copertina e gli highlights dell’intervista:

LA COPERTINA DEL SERVIZIO

https://twitter.com/HarryDunkirkITA/status/882156488273350656

HARRY SU DUNKIRK

“La storia è incentrata sul panico che provi in circostanze come quelle. Quei giovani soldati non erano preparati a vivere un’esperienza del genere. C’è stato un momento in cui gli Alleati hanno dovuto essere umili e trovare un modo per risalire il canale e tornare a casa. Chris racconta la stessa storia da tre diversi punti di vista: aria, terra, e mare. Questo rende la narrativa più interessante, ma ciò che voglio evidenziare è che espone tutti gli eventi attraverso le relazioni tra i personaggi. Come per tutti i film di Nolan, si tratta di una produzione imponente, ma è attraverso i piccoli dettagli che lui racconta la sua storia.”

HARRY SULLA SCELTA DI PARTECIPARE AL PROGETTO

“Ciò che è successo su quella spiaggia si riflette nella storia corrente. Un gruppo di giovani ed innocenti uomini spogliati di tutto, quasi nudi, esposti. In una situazione come quella puoi reagire in due modi: o mostri la parte migliore di te o la peggiore. Penso che Dunkirk non sia un film di guerra, ma un film molto personale per Chris, che riguarda più la perdita di purezza in circostanze estreme.”

HARRY SU NOLAN

“Chris Nolan è un grande partner. E’ un regista che sa esattamente cosa vuole. Presta estrema attenzione ai dettagli. E’ una persona con cui è molto facile lavorare perché riceve tutto ciò che hai da offrire. Ero preoccupato di sentirmi intimidito, ma è stato l’esatto opposto. Si prende il suo tempo per rigirare una scena se non è contento del risultato. Ogni tanto lo guardavo e mi chiedevo ‘Come può una persona accumulare così tante cose nel proprio cervello?’ Ogni tanto non avevamo idea di cosa stesse facendo, e non la aveva neanche la squadra tecnica.”