The Born This Way Ball Tour
Londra, 09 Settembre 2012

 

L’INIZIO DEL VIAGGIO..

La nostra avventura in quel di Londra comincia il 6 settembre, quando saliamo su un aereo a Ciampino (Roma), direzione Londra (Stanstead).
Il concerto è il 9 settembre, ma vogliamo goderci un po’ la splendida visione che ci offre questa città, e perché no, andare anche a fare una visita a Lady Gaga al suo hotel, il Dorchester Hotel, vicino l’Hyde Park.

 

L’INCONTRO CON LADY STRALIGHT E TARA SAVELO

Facciamo amicizia con altri little monsters che come noi conoscevano l’hotel: quattro ragazzi francesi, due spagnoli e due inglesi.
La aspettiamo per ore lì davanti, il 7 settembre, quando poi vediamo scendere Lady Starlight, la sua migliore amica. La fermiamo e ci scattiamo delle foto con lei, e quando le chiediamo dove sia Gaga, lei ci dice “She will arrive tomorrow”. Lei arriverà domani.
Dopo pochi minuti esce dal Dorchester Hotel Tara Savelo, la truccatrice di Lady Gaga. Fermiamo anche lei e ci scattiamo nuovamente delle foto, per poi chiedere nuovamente quando arrivasse Lady Gaga. Tara ci conferma quello che in precedenza ci aveva detto Lady Starlight, dicendo che era impegnata altrove, che tutti erano già in hotel – compreso Fozzi, il barboncino di Gaga –  ma che lei sarebbe arrivata domani.

Ce ne andiamo deluse e stanche, ma consapevoli che il bello sarebbe arrivato solo due giorni dopo.

 

IL GIORNO DEL CONCERTO..

Arriva finalmente il 9 settembre. La sveglia suona alle 3 del mattino e alle 4 ci ritroviamo di fronte a cinquanta persone accampate davanti il Gate C del Twickenham Stadium.
Un freddo bestiale, e noi non abbiamo una coperta, solo la nostra bandiera.
Cerchiamo di dormire poco, ma il sole arriva presto, e ci tiene sveglie.
Verso le 8.30/9.00 arrivano i ragazzi di Live Nation UK e alcuni della Haus che ci dicono che presto ci sposteranno nella fila per il Monster Pit. Così è stato. Alle 9.30 tutti quelli che erano in fila si sono ritrovati nella fila per il Monster Pit, con la certezza di entrare nella fossa.

La giornata sembra interminabile, eppure arrivano finalmente le 15, e vediamo avvicinarsi gli steward per dirci che presto apriranno i cancelli, e di cominciare a munirsi di biglietto.

Entriamo. Strappano il biglietto, controllano se abbiamo bottiglie e ci mettono il braccialetto per il Monster Pit. Siamo scortati da un ragazzo della security fin dentro al Pit. Non si corre, pena l’esclusione dal Pit.
Siamo dentro. Sembra impossibile ma ci siamo. Non abbiamo la prima fila, ma siamo in seconda, si vede comunque molto bene. Davanti a noi ci sono altri ragazzi italiani. In tutto ne abbiamo contati circa 10 presenti a Londra durante questa data del tour!

 

LADY STARLIGHT E THE DARKNESS IN APERTURA

Si fanno le 18 e apre la scena Lady Starlight, esibendosi in una “danza” durata tre canzoni. Occhi di ghiaccio, lascia il palco ai The Darkness alle 18.30.
Salgono sul palco verso le 18.45 e si esibiscono con nuove canzoni provenienti dal nuovo album, ed anche con vecchi successi, come “Love is only a feeling” e “One way ticket to hell”.
Sono gasatissimi e tutti gli danno supporto. E’ arrivata l’ora di andare anche per loro, così verso le 19.30/19.40 lasciano il palco.
Ora tocca a lei.
Dicono che finchè non farà buio Gaga non uscirà, e già sapendo che durante lo show del giorno prima aveva fatto venti minuti di ritardo, iniziamo a sperare che il sole cali presto.
Così è stato.


L’INGRESSO DI LADY GAGA

Alle 20 in punto si spengono le luci ed esce Gaga, a bordo del suo “Pony”, cantando “Highway Unicorn (Road To Love)”. Ride, ride pony ride ride!
Al termine della canzone appare Mother Goat e comincia il suo monologo, che termina con la fatidica frase:
KILL THE BITCH!

Seguono “Government Hooker”, “Born This Way”, “Black Jesus † Amen Fashion”, “Bloody Mary”, “Bad Romance” e “Judas”, e poi il medley tra “Fashion Of His Love” e “Just Dance”.
“LoveGame” e “Telephone” le canta sulla pedana che circonda il Monster Pit.
Torna davanti a noi esibendosi con “Heavy Metal Lover”.
E’ il momento di “Bad Kids”. Gaga torna sul palco e chiede ai suoi ballerini “Do you give a fuck?”.
“I’m a bad kid and I will survive, Oh I’m a bad kid, don’t know wrong from right!”

Si siede al centro dello stage insieme a due dei suoi ballerini per ricevere i regali da parte dei fans.
Ne arrivano tantissimi, e alcuni la colpiscono, e lei scherzando dice “You hit my tits” .
E’ il compleanno di una ragazza là, in prima fila, e le canta “Happy Birthday”, insieme a tutti noi monsters. Alzo in alto il mio cartellone con scritto: AT MIDNIGHT IS MY BIRTHDAY. THANKS FOR CELEBRATING IT WITH ME!

 

LADY GAGA SCEGLIE MARTINA

Si sposta dalla mia parte, legge il mio cartellone e mi indica.
“Would you come backstage? And you guys that’s your own birthday over there”
Parla prima al plurale, però indica solo me, dicendo del mio compleanno.

A 3.50 comincia a spostarsi dal mio lato. Da 3.58 a 4.04 si rivolge a me, indicandomi.

Il mio cuore è a mille e per un attimo ho pensato che potesse arrestarsi da un momento all’altro.
Arriva il ragazzo della Haus of Gaga che legge il cartellone e mi dice “Is your birthday?” ed io ci metto circa 2 minuti per rispondergli “Yes”.
“Give me your hand” e mi mette il braccialetto per il backstage.
Chiedo se posso portare con me qualcuno, e mi dice “Just one”.
Porto con me Floriana, la mia amica.

IL CONCERTO PROSEGUE..

Il concerto prosegue e forse, ora come ora, sono più carica io di lei.
Si siede al piano e canta “Hair”, fermandosi di tanto in tanto a parlare, e indicandomi di nuovo.
E’ la volta di “Princess Die”, e fa salire una ragazza sul palco, facendola sedere al piano vicino a lei.
Si esibisce con una cover di “Imagine” di John Lennon, e poi continua con “Yoü and I” ed “Electric Chapel”.
Si veste di carne e si esibisce su “Americano” e “Poker Face”. Cambio costume.
Per “Alejandro” esce da sotto al palco seduta su di un divano di carne.
E’ la volta di “Paparazzi” e a seguire “Scheiße”.
Saluta augurando una buonanotte a tutti, ma sappiamo che il concerto non è finito!

La Haus ci chiama per farci spostare. Le ultime due canzoni le vedremo/sentiremo da un’altra parte, davanti al megaschermo presente al Twickenham Stadium.
Volevo fare un video a “The Edge Of Glory”, ma avrei perso la possibilità di incontrarla nel backstage, quindi mi sono spostata ed ho raggiunto tutti gli altri ragazzi che erano stati selezionati per il backstage.
Durante “Marry The Night”, l’ultima canzone della serata, Lady Gaga fa salire alcuni ragazzi sul palco. Di solito ne prende 3, ma questa volte ne ha scelti ben 6.
Si sono scatenati sul palco insieme a lei e dopo la fine della canzone ci hanno raggiunto nel backstage.

IL BACKSTAGE E L’INCONTRO CON LADY GAGA

Abbiamo compilato delle liberatorie e l’abbiamo aspettata per più di un’ora e mezza, ma doveva rilasciare un’intervista e doveva cambiarsi per raggiungere subito dopo l’Arts Club per un party.
Entriamo e vediamo Fozzi che viene portato in un’altra stanza da un ragazzo della Haus.
Lei è bellissima. Spettacolare. L’abito le sta d’incanto ed ha dei capelli fantastici.
Entra per prima la ragazza che a quanto pare è arrivata per prima al Twickenham Stadium, e quindi è la Key Holder, ossia colei che possiede la chiave simbolica del Monster Pit.
Arriva in men che non si dica il mio turno.
Mi siedo accanto a lei, scattano la foto.
Le chiedo se posso darle un bacio e lei mi risponde con “Oh of course”.
Mi faccio autografare il mio cd di You And I. Lei mi chiede come mi chiamo e con le labbra che un po’ tremavano sono riuscita a dirle “Martina”. Le chiedo se può autografarmi anche la bandiera italiana e lo fa più che volentieri.
Dà qualche colpo di tosse e le chiedo se stesse male, ma mi risponde che era solo stanca e che dopo sarebbe dovuta andare a questa festa all’Arts Club.
La saluto abbracciandola forte e dandole due baci sulla guancia.
E’ stato breve, davvero breve, ma non poteva essere meglio di così.
Ora aspetto di vedere la mia foto, che sicuramente sarà venuta malissimo, ma non importa, erano quasi 24 ore che ero sveglia.

E adesso ci vediamo a Berlino, anche se con un posto numerato, ma poi sarà la volta di Milano, e probabilmente anche di Nizza, in cui il parterre sarà la nostra “casa”.

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[Martina, Shelivesinalie]