FIMI

Le classifiche Top Of The Music di Album e Singoli, dal gennaio 2018, comprendono – per quanto riguarda lo streaming – solo gli ascolti derivati dai servizi in abbonamento premium.

Ad annunciarlo è FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) attraverso un comunicato che riportiamo integralmente di seguito.

Cosa cambia?

Da gennaio 2018 i propri ascolti sono “utili” ai fini delle classifiche album e singoli, SOLO se provenienti da un account che ha sottoscritto un abbonamento premium.

Es. se utilizzi la versione free di Spotify, il tuo ascolto non varrà ai fini della classifica.

Su cosa si basano ora le classifiche?

Top of The Music by FIMI/GfK ALBUM
vendite album fisici
vendite album digitali
streaming derivati dagli ascolti in abbonamento

Top of The Music by FIMI/GfK SINGOLI
vendite singoli digitali
streaming derivati dagli ascolti in abbonamento

Lo streaming nelle classifiche Top Of The Music

11.09.2014 – la classifica Top of The Music by FIMI/GfK dei singoli, integra per la prima volta i dati dello streaming audio di tutte le piattaforme attive in Italia vengono integrati con i dati del download.

03.07.2017 – la classifica Top of The Music by FIMI/GfK degli album, integra per la prima volta, i dati dello streaming audio di tutte le piattaforme attive in Italia con i dati del download e delle vendite dei dischi fisici.

01.2018 – Da gennaio 2018, il sistema ufficiale italiano di classifiche e certificazioni musicali considererà solo i consumi in streaming derivati dagli ascolti in abbonamento

Streaming, valido solo quello in abbonamento

Ecco il comunicato di FIMI:

Con l’arrivo del 2018, FIMI annuncia una importante novità che riguarda le classifiche dei consumi di musica in Italia e segue la recente integrazione dell’ascolto in streaming nelle classifiche degli album. Dopo una prima fase di test e con l’obiettivo di attribuire un reale valore ai consumi fisici e digitali, si è giunti alla decisione di considerare validi ai fini delle classifiche Top Of The Music solo gli stream a pagamento, ovvero solo gli ascolti derivati dai servizi in abbonamento premium.

Come si vince il Disco d’Oro e di Platino?

Sebbene la fruizione free resti sempre molto forte, siamo di fronte ad una significativa migrazione di utenti verso i servizi premium e questo è un segnale dell’evoluzione del mercato che non si può ignorare. Lo streaming, inoltre, si avvia a rappresentare un segmento di mercato maturo che in Italia vale ormai il 44%. In questo contesto, appare ancora più importante valorizzare i consumi affinché le classifiche di vendita rappresentino una realtà più omogenea.

La novità sarà applicata sia alla classifica degli album che a quella dei singoli e avrà ovviamente effetto anche sul sistema di certificazione ufficiale degli award d’oro e platino di FIMI.

Il conversion rate tra download e streaming resterà per ora immutato, ma sarà oggetto di analisi semestrali al fine di valutare possibili aggiornamenti rispetto alla metodologia esistente. Attualmente corrisponde, nel caso dei singoli, ad 1 download per 130 ascolti in streaming, mentre nel caso degli album, si mantiene quella conversione ed il numero totale degli ascolti relativi ad un titolo album (con cap del 70% sul singolo più ascoltato) viene diviso per 1.300.